Ha al centro la scuola e la didattica il primo evento promosso dalla neonata associazione «Spazio Humanities», all’interno del cui cartellone di attività è confluito il progetto «Umbrò Cultura». L’appuntamento è per martedì 11 alle 18.30 a Umbrò con il libro di Roberto Contu «Insegnanti, il più e il meglio», edito da Aguaplano. Per l’occasione è stata organizzata una tavola rotonda alla quale parteciperanno, oltre all’autore che insegna al liceo «Properzio» di Assisi, Jacopo Manna (liceo «Mariotti»), Sergio Pasquandrea (liceo «Pieralli»), Patrizia Tabacchini (Itts «Volta») e Sonia Viscione (Liceo «Mariotti»).
Insegnante-intellettuale Nel libro Contu affronta alcuni tra i nodi più importanti della professione: «L’insegnante – come afferma Romano Luperini citato dall’autore nel suo libro – è un intellettuale? C’è un ruolo dell’insegnante, e questo coincide con l’attività di chi deve sapere riempire un registro, e poi c’è la funzione dell’insegnante, di colui, cioè, che riesce ‘ad accendere la coscienza di un adolescente o a giustificare il perché Dante a scuola sì e Folfacchiero dei Folfacchieri no’».
I problemi L’incontro ruoterà intorno ad alcuni problemi di didattica della letteratura e di dialettica tra classici, insegnanti e studenti: «Cosa deve ancora sapere fare l’insegnante, alle prese con i programmi ministeriali, nella scuola di oggi, riflesso di una più ampia società fluida, figlia dei social media? Deve saper stupire e fare appassionare i suoi studenti raccontando le storie di coloro che hanno fatto la tradizione letteraria? In che modo e con quali tecniche e strumenti?».