Beneficenza, filantropia e volontariato, sono le parole chiave dell’ultimo bando emanato da Fondazione Carit; la misura nasce con l’obiettivo di contrastare la povertà, le fragilità sociali e il disagio giovanile e occupazionale.
Chi può partecipare? Possono partecipare al bando gli enti del Terzo settore che operano nel sociale, costituiti da almeno tre anni dalla pubblicazione del bando e con sede legale nel territorio di riferimento della Fondazione Carit. I progetti dovranno essere presentati entro e non oltre le ore 13 del 31/01/2023.
Gli obiettivi del bando I progetti che vorranno essere presentati per il bando dovranno perseguire gli obiettivi prefissati dalla fondazione stessa, tra cui: aiutare le persone in condizioni di disagio economico, supporto ai giovani e agli adolescenti a ‘riprendere le fila della propria vita’ dopo il periodo della pandemia, promuovere forme integrate di cura e di assistenza per anziani e disabili, ideare interventi rivolti al inserimento o al reinserimento lavorativo di persone in condizioni di estrema fragilità, sviluppare forme di integrazione e collaborazione tra le diverse componenti della società, in un’ottica di Welfare di prossimità e di comunità, per rispondere ai bisogni dei più fragili.
L’iter di valutazione I progetti dichiarati ammissibili verranno esaminati da un’apposita commissione, che terrà conto di determinati criteri: significatività per il territorio, coerenza progettuale, esperienze pregresse dell’ente responsabile negli ambiti di intervento, qualità e coerenza dei partner nel progetto. Una volta esaminati, la fondazione comunicherà l’elenco dei progetti ammessi tramite il proprio sito internet, dopo l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione. I progetti dovranno essere presentiti attraverso il canale Rol (richieste e rendicontazione online).