Il duo di fratelli Troussov-Troussova

di Danilo Nardoni

La musica post-romantica di Rachmaninov, il simbolismo di Skrjabin e Medtner, oltre al modernismo di Prokof’ev. Sono solo alcune delle proposte musicali della rassegna musicale che vede tra gli ospiti artisti come Silvio Orlando con la Filarmonica Gioachino Rossini, il Quartetto Werther (gruppo vincitore del Concorso nazionale Alberto Burri 2019), il pianista Dmitry Shishkin, il duo Troussov-Troussova, il soprano Maria Komarova con la pianista Svetlana Makedon, Omar Zoboli e Giorgio Cerasoli in un omaggio a Beethoven e un progetto originale con musiche in prima assoluta di Daniele Furlati. Celebrerà così la grande musica russa, ed in particolare “l’età d’argento” della Russia, la 53/a edizione del Festival delle Nazioni di Città di Castello. In programma, anche nel territorio dell’Alta Valle del Tevere (San Giustino, Citerna e Sansepolcro), dal 22 al 29 agosto. I biglietti per i concerti saranno in vendita a partire dal 17 agosto.

Presentazione L’omaggio musicale del festival alla Russia, nazione ospite di quest’anno, è stato presentato a Perugia nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato anche la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, insieme a Luca Secondi, vicesindaco di Città di Castello. “Un programma ricco di eventi di grande spessore artistico è la risposta che il Festival delle Nazioni ha deciso di dare alle difficoltà che stiamo attraversando” ha commentato Tesei per poi aggiungere: “Al pari di altri festival che si tengono in Umbria, anche questo non ha voluto arrendersi, anzi ha deciso di mettere in campo un cartellone di alto livello con uno sforzo organizzativo notevole supportato dalla Regione che sta puntando molto sul turismo. Grazie a manifestazioni come quella tifernate l’Umbria si apre ai turisti mostrandosi, bella, sicura e culturalmente attrattiva”.

Festival vitale Forte di un management rinnovato ai suoi vertici – con Leonardo Salcerini neoeletto presidente e Pier Giorgio Lignani vicepresidente – l’associazione tifernate conferma quindi la sua presenza e la sua vitalità e propone una programmazione di livello, seppur limitata a una settimana di eventi (otto spettacoli spalmati su altrettanti giorni più diversi eventi collaterali) e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid. “Il Festival delle Nazioni di Città di Castello – ha affermato il presidente Salcerini –, con il suo considerevole programma, è un esempio concreto della capacità degli italiani di affrontare i momenti di difficoltà, una testimonianza positiva per il settore dello spettacolo e dell’intrattenimento, tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria”. “L’edizione di quest’anno – ha spiegato il direttore artistico Aldo Sisillo – prenderà in particolare considerazione il periodo della cosiddetta ‘età d’argento’ della Russia che comprende circa trent’anni a cavallo fra Ottocento e Novecento; anni formidabili per i fermenti culturali e artistici che si verificarono in Russia, così come nel resto d’Europa”.

Da Shishkin a Orlando Il Festival delle Nazioni “viaggerà” quindi nelle correnti musicali che si svilupparono in quel periodo. A inaugurare la rassegna sarà Dmitry Shishkin, uno dei pianisti più apprezzati della sua generazione (22 agosto, ore 21, Teatro degli Illuminati di Città di Castello). Un progetto speciale vedrà poi l’esecuzione, sempre al Teatro degli Illuminati, del famosissimo ‘Pierino e il lupo’ di Prokof’ev: la fiaba popolare per voce recitante e orchestra sarà raccontata dal popolare attore Silvio Orlando e accostata al Carnevale degli animali di Saint-Saëns; il tutto nell’esecuzione musicale della Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro diretta dalla giovane Alicia Galli (23 agosto, ore 21).

Quartetto Werther Un cuore irrequieto batte è l’eloquente titolo del recital lirico che vedrà protagoniste il soprano Maria Komarova e la pianista Svetlana Makedon: un concerto di liriche e arie d’opera russe che proporrà appassionanti pagine di Rachmaninov, Cezar’ Kjui, Anton Arenskij, con estratti dalle opere Iolanta di Čajkovskij e Fanciulla di neve di Rimskij-Korsakov (lunedì 24 agosto ore 18 e ore 21, Città di Castello, Teatro degli Illuminati). C’è poi grande attesa per il ritorno a Città di Castello del Quartetto Werther, il gruppo vincitore del Concorso nazionale Alberto Burri 2019. Per il secondo anno consecutivo, la formazione vincitrice del concorso tifernate si è aggiudicata anche il prestigioso Premio Piero Farulli nell’ambito del Premio della critica musicale Franco Abbiati e come da tradizione tornerà a esibirsi nella cittadina umbra nell’ambito del cartellone principale del Festival delle Nazioni (martedì 25 agosto ore 21, San Giustino, Cortile del Castello Bufalini).

Anche Beethoven e Medtner Come di consueto, il Festival delle Nazioni non dimenticherà di omaggiare i ‘giganti’ della musica di tutti i tempi – e di tutti Paesi – celebrando gli anniversari più significativi. Quest’anno sarà la volta di Ludwig van Beethoven, di cui nel 2020 ricorre il duecentocinquantesimo anniversario della nascita: al grande musicista di Bonn sarà dedicato un originale concerto dal titolo … e nel salottino di Beethoven apparve un oboe!, nel quale l’oboista Omar Zoboli e il fortepianista Giorgio Cerasoli eseguiranno rarità originali e trascrizioni di musiche di Beethoven e di compositori a lui ‘vicini’ come Donizetti e Widerkehr (mercoledì 26 agosto ore 18, Citerna, Chiesa di San Francesco). Attraverso il racconto di Luigi Ferrari e gli esempi musicali eseguiti dalla pianista Costanza Principe, si farà luce su un compositore ancora troppo poco conosciuto in Italia e che invece merita una considerazione ben più alta per la sua produzione che, non scevra di riferimenti romantici e di grande cantabilità ‘alla Chopin’, si muove tra simbolismo e tardo-romanticismo: Motivi dimenticati, Nikolai Medtner 1880 -1951 è il titolo della conferenza musicale che includerà anche la presentazione del successo letterario Triade minore (Ponte alle Grazie, 2018) di cui è autore lo stesso Ferrari (giovedì 27 agosto ore 18, Città di Castello, Pinacoteca Comunale, Manica lunga).

Daniele Furlati Forti del successo della scorsa edizione, continua la collaborazione con l’Associazione Culturale Laboratori Permanenti di Sansepolcro nella produzione di uno spettacolo di teatro musicale. Il lavoro di quest’anno si intitola Realtà, sogno e delirio nella letteratura russa: è un progetto artistico basato su testi di vari autori e autrici russi – da Majakovskij a Charms, dalla Višneveckaja a Tarkovskij, da Puškin a Teffi e alla Cvetaeva – elaborati da Caterina Casini con le musiche in prima esecuzione assoluta commissionate dal Festival delle Nazioni a Daniele Furlati, compositore particolarmente versato per la musica per il teatro e il cinema (venerdì 28 agosto ore 21, Sansepolcro, Cortile del Teatro della Misericordia).

Finale pianoforte-violino (Stradivari ‘Brodsky’) A chiudere la 53/a edizione del Festival sarà il duo composto dalla giovane stella del violinismo russo Kirill Troussov (il suo strumento è il famoso Stradivari ‘Brodsky’, sul quale fu eseguito per la prima volta il ‘Concerto per violino’ di Čajkovskij ) e dalla pianista Alexandra Troussova (29 agosto, ore 21, Teatro degli Illuminati). I due fratelli proporranno un variegato programma che si muoverà tra i linguaggi di Čajkovskij e Schnittke fino alla celeberrima Sonata in re maggiore di Prokof’ev.

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