Dalla personale di Flavio Favelli fino alla collettiva di undici artisti under 35 passando per la mostra omaggio al fotografo spoletino Gabriel Donati, scomparso meno di un anno fa. Ha confezionato e presentato la sua prima proposta artistica per Palazzo Collicola il neo direttore di tutti i siti museali di Spoleto Saverio Verini, che per il Festival dei Due Mondi è anche riuscito a organizzare interventi artistici in altri spazi a lui affidati, come ad esempio la Casa Romana.
Verini: «Programma multidisciplinare» Il programma estivo è stato presentato lunedì a Palazzo Collicola e ha «l’obiettivo di creare connessioni tra i vari siti, ponendoli al centro di una serie di progetti capaci di unire storia e presente, aperti a pubblici e contesti differenti», ha affermato Verini, aggiungendo: «La programmazione che presentiamo ha preso forma in tempi rapidi, perché era indispensabile tenere il passo della città ed essere pronti per l’imminente inizio del Festival dei Due Mondi. Quello che proponiamo è un programma multidisciplinare, che spazia dall’arte visiva a quella moderna e contemporanea, fino ai laboratori a metà tra didattica, arte e scienza».
Sindaco: «Soddisfatti» Al suo fianco il sindaco Andrea Sisti e l’assessore Daniele Chiodetti: «Avevamo bisogno – sono state le parole del primo cittadino – di mettere in rete le diverse risorse di questa città, per avanzare proposte e creare partecipazione intorno a un progetto, che si presenta come progetto di territorio e – ha aggiunto – siamo molto soddisfatti della scelta fatta, perché a guidare questo percorso abbiamo un direttore giovane e capace come Saverio Verini. Noi dobbiamo continuare a costruire nel segno della sperimentazione e della progettualità».
Palazzo Collicola Al piano nobile la personale di Flavio Favelli Intervallo che porterà nella sale a lui riservate vecchi mobili dismessi, specchi, cornici e altri elementi decorativi che entreranno in cortocircuito con gli arredi già presenti. Favelli, poi, porta a Spoleto una serie di cartoline d’epoca nelle quali, attraverso la tecnica del collage, le vedute di alcune piazze dell’Umbria vengono mescolate tra loro. Sempre il piano nobile ospiterà anche Pittura Preziosa, mostra dedicata alla pittura su pietra e rame. A Palazzo Collicola saranno esposte oltre quaranta opere provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e della famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un alabastro concesso dalla Fondazione Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento. Al secondo piano sarà visibile la collezione di arte contemporanea del Museo, in gran parte basata sul fondo donato da Giovanni Carandente e sulle acquisizioni legate alle varie edizioni del Premio Spoleto, tenutosi tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Al piano terra di Palazzo Collicola, invece, largo alla collettiva La sostanza agitata che per il direttore Saverio Verini comprende le proposte di undici artisti under 35 da lui considerati tra i più interessanti profili emergenti dell’arte contemporanea attivi in Italia, ovvero Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò, Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero, Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi Davide Sgambaro. Nel piano seminterrato, infine, la personale Rock’n’Roll – il metallo quello puro non arrugginisce di Gabriele Donati, il fotografo spoletino scomparso a 39 anni il settembre scorso. Curata dall’associazione Frak che ha selezionato 50 opere particolarmente significative di Donati che potranno essere apprezzate attraverso tre percorsi tematici: immagini di scena, foto di architettura e, infine, di momenti di vita quotidiana.
Altri siti museali diretti da Verini Nella chiesa dei santi Giovanni e Paolo è previsto un intervento artistico di Paolo Icaro, mentre a stretto giro, dopo quattro anni di chiusura, sarà riaperto il Museo del Tessuto e del Costume, dove in una delle sale è previsto in un intervento artistico di Adelaide Cioni. La Casa Romana ospiterà un progetto dell’artista Alice Paltrinieri a cura di Spazio Taverna e incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Al Museo delle scienze e del territorio, invece, sarà Giulia Mangoni protagonista di un progetto a metà tra mostra e laboratorio che coinvolgerà anche il Bosco sacro di Monteluco. Infine, al Museo delle Miniere è atteso il progetto fotografico di Serafino Amato.