Corciano Festival 2020

di D.N.

La cultura anche quest’anno si dà appuntamento al Corciano Festival. Dal 7 al 15 agosto l’evento corcianese torna con un’edizione speciale dedicata a Dante, in occasione dell’anno della celebrazione del 700º anniversario della sua morte. Tra sperimentazione, tradizione e valorizzazione del territorio. Sono questi infatti gli ingredienti che da sempre caratterizzano una delle manifestazioni più antiche dell’Umbria e un’importante attrazione turistica che negli anni ha saputo rinnovarsi senza mai perdere il suo legame con il territorio e la sua memoria storica, come è stato sottolineato anche nel corso della presentazione con interventi, tra gli altri, del sindaco Cristian Betti, di Luca Rossi (presidente Associazione Pro Loco Corciano), di Lorenzo Spurio Passamonti (coordinatore del Festival) e dell’assessore regionale alla cultura, Paola Agabiti. Un evento che, come ha sottolineato l’assessore, si caratterizza come “una delle manifestazioni più antiche della nostra regione e che, tra storia e innovazione, propone spunti interessanti che saranno sicuramente apprezzati e valorizzati”.

Spettacoli all’aperto La 57/a edizione dell’evento – organizzato e promosso dall’Associazione Turistica Pro Loco Corciano in collaborazione con il Comune – prevede quindi nove giornate di spettacoli all’aperto tra arti visive, teatro, musica, letteratura e rievocazioni storiche tra Medioevo e Rinascimento, allestiti in sicurezza, all’insegna della qualità e della multidisciplinarietà. Un cartellone che, senza dimenticare le eccellenze enogastronomiche locali, attraverserà tutti i linguaggi artistici accompagnando visitatori, pubblico e turisti nei luoghi storici, lungo le vie, gli scorci e nelle piazze del suggestivo centro di Corciano, selezionato tra I Borghi più belli d’Italia e riconosciuto come Destinazione Europea d’Eccellenza.

Eventi Il ricco programma prevede, come concerti, l’ensemble Micrologus, la Piacenza Wind Orchestra e il Billi Brass Quintet, con la proiezione live del film The Playhouse (Il teatro, 1921), uno dei capolavori del cinema muto firmato Buster Keaton. Gli incontri della sezione letteraria sono anche quest’anno a cura del giornalista e scrittore Giovanni Dozzini. Sono attesi gli scrittori Valentina Mira, Sandro Campani, Simona Baldanzi (protagonisti anche delle residenze letterarie), Luca Gatti, Nicola Mariuccini e il cantautore Paolo Vallesi (in veste di scrittore) con le loro nuove opere. E ancora, gli artisti Fiammetta Olivieri e Fabio Serafini (in onore del “Sommo Poeta” andrà in scena il Jukebox Dantesco Inferno, performance improvvisate per un’attrice e un musicista), e il regista e attore umbro Samuele Chiovoloni con uno spettacolo ideato ad hoc per il Festival.

Mostra diffusa Molti anche gli artisti di rilievo protagonisti della mostra diffusa nel borgo. La sezione Arti Visive presenta anche l’esposizione, ideata, curata a coordinata da Gabriele Perretta, “+ Divenire. Dove inizia il nuovo esodo”, in programma dal 7 al 29 agosto. Dedicata alla band The Smiths, e in particolare al frontman Morrissey, che hanno segnato il turning point della «differenza», e alla memoria del regista Derek Jarman, che potrebbe essere considerato il profilo di uno «scritto corsaro» di Pier Paolo Pasolini, la mostra sarà diffusa in alcuni dei luoghi storici del borgo: la Chiesa Museo di San Francesco, il Museo Piccolo, l’Antico Mulino Piccolo, il Antico Mulino Grande, il Belvedere, l’ex-Museo Paleontologico, la Sede 99. Il nodo centrale dell’esposizione è il concetto di evoluzione nell’arte e nella vita dei soggetti plurali, in movimento verso una nuova antropologia. Le diverse sezioni che la configurano mirano a testimoniare che l’arte e il suo essere sociale si trovano ad attraversare una nuova e importante fase storica. Infatti, +Divenire è intenzionata a cogliere la mediamorfosi di questa fase, rappresentando comportamenti e forme di vita, esistenze e biografie artistiche, tracce di storia e segni della trasformazione; una sorta di allegoria della cultura dei nostri tempi, costretta tra due strade senza uscita: quella di un passato con futuri già in progress e l’attualità in «diversi divenienti». Tra gli artisti in mostra: Dorothea Lange, Cindy Sherman, Francesca Woodman, Shirin Neshat, Paola Gandolfi, Tomaso Binga, Titina Maselli, Giosetta Fioroni, Mirella Bentivoglio, Anna Utopia Giordano, Annalaura di Luggo, Antonello Matarazzo, Nello Teodori.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.