di Dan.Nar.
«L’Italia è stata grande quando ha volato alto, quando ha aperto i possibili della vita e del mondo». Le parole sono di Antonio Moresco che venerdì ha fatto tappa a Perugia nell’ambito de «Il cuore dell’Italia», il cammino organizzato da Repubblica nomade che si sta snodando lungo l’Italia centrale. Di questo cammino, il nono dell’associazione, i tre perni sono Dante, Francesco d’Assisi e Leopardi per ricordare che l’identità e il cuore dell’Italia sono infinitamente più vasti di quelli che abbiamo sotto gli occhi in questa epoca, e che il nostro paese ha dato qualcosa di grande a se stesso e al mondo quando è stato capace di visione, allargamento degli orizzonti, sconfinamento, ardimento, trascendenza, invenzione. Il cammino è partito da Firenze il 9 giugno, da Piazza Santa Croce, luogo che unisce le tre figure di riferimento, e luogo di partenza dei cammini francescani, e si concluderà a Recanati il 29 giugno, con le celebrazioni leopardiane nel duecentenario della stesura de L’infinito, attraversando i territori della Toscana, dell’Umbria e delle Marche.
VIDEO – L’INTERVISTA A MORESCO
L’iniziativa In Umbria, con la collaborazione anche di Arci Perugia, il percorso si articola in sei tappe con due giorni di sosta in luoghi particolarmente vicini al sentire del cammino. Il 18 giugno c’è stata una tappa a Città di Castello per incontrare la Fiera delle Utopie Concrete e ricordare la figura di Alexander Langer. In Alexander Langer la Repubblica nomade trova una persona consanguinea per cui la crisi ecologica è una crisi culturale e spirituale. La conversione ecologica richiede l’uscita dall’illusione di poter dominare la natura a favore di un nuovo rapporto in cui l’uomo fa parte di una rete interattiva di esseri viventi in un processo di co-evoluzione. Langer nel 1988 ha dato l’impulso per la Fiera delle Utopie Concrete che nei decenni successivi ha presentato e continua a presentare ogni anno esperienze e soluzioni di conversione ecologica. «È stato un onore e un piacere – afferma il coordinatore dell’iniziativa, Karl-Ludwig Schibel – incontrare i partecipanti del cammino Il Cuore dell’Italia, e condividere un pezzo di sentiero di riflessioni su un futuro desiderabile prima della ripartenza del cammino».
La parte alta del paese Il cammino è ripreso poi il 19 giugno alla volta di Umbertide, poi a Casa del Diavolo per arrivare a Perugia venerdì. Successivamente ci si sposterà ad Assisi, dove la carovana farà ancora un giorno di sosta, il 23 giugno, per un incontro con una delegazione dei Frati minori del Sacro convento nel piazzale antistante la Basilica. Moresco venerdì a Perugia ha partecipato anche all’incontro «Alle radici della parola: la prefigurazione» con Giuseppe Moscati (presidente della fondazione Centro Studi Aldo Capitini) e Andrea Chioini (giornalista). «Il cammino – ha detto a Umbria24 – significa ricongiungersi alla parte alta del nostro paese. Questo non è solo il cuore geografico dell’Italia bensì quello dove sono successe cose importanti nel campo dell’arte, della poesia, delle scienze e della vita spirituale. Da Francesco, Dante e Leopardi arriva un messaggio bruciante ed esplosivo per l’Italia di questi anni».