Un'immagine della replica della Sistina

di Danilo Nardoni

Il patrimonio dei Musei Vaticani in 3D scansionato millimetro per millimetro. Come avere una fotografia, ma molto più raffinata e dettagliata, di tutte le aree del monumentale complesso museale. L’innovativo progetto è stato presentato mercoledì a Roma nella sala convegni dei Musei Vaticani. Durante l’iniziativa sono stati presentati i rilievi georeferenziati del patrimonio dei Musei Vaticani utili per la catalogazione e gestione dei beni artistici, in grado di unire più fonti di dati al fine di una maggiore conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale. Un progetto realizzato dall’azienda umbra Archimede Arte, che ha prima effettuato la digitalizzazione, modellazione 3D di tutte le principali aree espositive dei Musei Vaticani e ha poi avanzato, in sinergia con una articolata equipe interdisciplinare (Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università degli Studi di Perugia, Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, D.B. Cad srl, Relevo srl, Tecla srl), anche una proposta fortemente sperimentale: il concept per realizzare una replica multimediale itinerante della Cappella Sistina (“Sistina Experience”), ovvero smontabile e rimontabile liberamente in ogni parte del mondo.

Innovazione A prendere per prima la parola è stata Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani, che ha sottolineato «un importante lavoro di rilievo su 170 mila metri quadri grazie alla competenza di Archimede Arte». «Tradizione e innovazione – ha detto – si sposano da sempre qui nei musei del Papa, con l’innovazione che è stata sempre prerogativa ed è valida ancora oggi. Ci sono voluti quattro anni per documentare tutto il museo, rilevato fino a ogni scantinato per avere una mappatura universale di tutto». Dopo i saluti introduttivi di Barbara Jatta, seguiti anche da quelli di Aldo Pascucci, amministratore delegato di Archimede Arte, Annibale Luigi Materazzi, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia, e Mario Rampini, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, c’è stata la presentazione del progetto dal punto di vista della conoscenza e della salvaguardia da parte di Luca della Giovampaola dell’ufficio supporto tecnologico dei Musei Vaticani e da Giuseppe Natalizi di Archimede Arte. Mentre il concept relativo alla proposta di replica multimediale itinerante della Cappella Sistina è stato presentato da Paolo Belardi, dell’Università di Perugia, Simone Bori, dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, e Fabio Ferrario di Tecla srl. Un concept «che non è una copia ma una replica che si mette al suo servizio» ha voluto rimarcare Belardi e presentato come «un esercizio di quello che è possibile fare con tutti quei dati rilevati in precedenza».

Un lavoro minuzioso Pascucci di Archimede Arte ha parlato, nel descrivere tutto il progetto, «di un asset digitale del terzo millennio per una nuova idea di fruizione dei Musei Vaticani». «Siamo contenti del contributo che abbiamo portato per la salvaguardia di questi luoghi e anche per aver ricostruito per intero il corpo di fabbrica dei 5 piani della Cappella Sistina» ha sottolineato Pascucci che poi ha aggiunto: «Tutti i rilievi sono stati fatti in orari precisi e soprattutto al di fuori dei flussi turistici continui che non potevano essere fermati e questo ci ha portato a lavorare fino a notte fonda». Materazzi ha evidenziato il tutto come «un progetto ricco di prospettive future» mentre Rampini ha spiegato che il concept della Cappella Sistina «è un metodo valido perché trasferibile a tante altre realtà». Il minuzioso lavoro di rilievo laser e fotogrammatico eseguito da Archimede Arte – è stato spiegato – ed effettuato al Museo Gregoriano Etrusco, al Museo Chiaramonti, al Braccio Nuovo, al Museo Pio Clementino, alle Stanze di Raffaello, alla Cappella Nicolina, alla Torre dei Borgia, alla Pinacoteca, al Cortile della Pigna, alla Scala del Bramante e alla Cappella Sistina, ha portato a rilevamenti ad altissimo livello di dettaglio. Portando così, alla creazione della nuvola di punti e alle rappresentazioni 3D che ora vengono utilizzate negli affascinanti tour virtuali a 360 gradi dei Musei Vaticani e in altri progetti che permettono ai fruitori di ammirare i dettagli di affreschi, marmi, decori e molte altre preziose opere, fruendo così del patrimonio artistico in tutto il suo unico splendore.

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