di En.Ber.
Auto di lusso e appartamenti chic in località come Cortina, Madonna di Campiglio e Taormina da acquistare a prezzi stracciati alle aste giudiziarie? Era tutta una truffa, secondo la Procura che sta processando un cinquantenne di Città di Castello. Nel corso dell’udienza che si è celebrata questa mattina davanti al giudice Edoardo Esposito del tribunale penale di Perugia è stato sentito un uomo, parte civile attraverso l’avvocato Eugenio Zaganelli, il quale ha riferito di aver pensato di suicidarsi quando aveva perduto poco meno di 150 mila euro. La testimonianza è stata interrotta dalle lacrime dell’uomo.
La vicenda Nella trappola del cinquantenne, autista di un’azienda dell’Alto Tevere, secondo l’accusa ci sono finite decine di persone tra cui anche alcuni carabinieri: vantando conoscenze e collegamenti con i responsabili di aste giudiziarie e fallimentari e millantando contatti con compiacenti giudici d’asta e avvocati l’imputato riusciva a far credere alle sue vittime di influire dall’interno del sistema delle aste giudiziarie italiane – è l’accusa – facendosi perfino promotore per la vendita di auto di lusso come Mercedes e Bmw a prezzi stracciati. Alcune altre parti civili sono assistite dall’avvocato Ubaldo Minelli. Si torna in aula il 26 gennaio.