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di Enzo Beretta 

I nomi di quaranta testimoni – tra cui l’ex Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Giovanni Paciullo – sono quelli che si leggono nella lista depositata dalla Procura di Perugia impegnata nel processo sulla presunta truffa da quattro milioni di euro legata alle iscrizioni degli studenti cinesi.

Gli imputati Tre mesi fa erano stati rinviati a giudizio il romano Fabrizio Focolari, già responsabile per le relazioni internazionali della Stranieri, Delong Zeng e Yin Liu, agente e titolare della Grifone international culture communication limited, l’agenzia che si è occupata dell’organizzazione dell’arrivo degli studenti cinesi per i progetti Marco Polo e Turandot, insieme all’ex direttore generale della Stranieri Cristiano Nicoletti. Paciullo, Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia dal 2013 al 2018, non è mai stato coinvolto nelle indagini: è stato semplicemente inserito nella lista testi dei pm.

Le accuse Stando a quanto si legge nelle carte gli imputati «inducevano in errore gli organi amministrativi e di controllo dell’Università per Stranieri circa l’avvenuto pagamento dei diritti di iscrizione procurando ai titolari delle agenzie cinesi un ingiusto profitto consistente nell’ottenimento del visto di ingresso e nel diritto a partecipare ai corsi dell’Ateneo per gli studenti dalle stesse agenzie rappresentati, con correlato danno per l’Università consistente nel mancato incasso dei medesimi diritto di iscrizione per un importo non inferiore a 3,9 milioni di euro nel periodo dal 2015 al 2019».

Prossimo appuntamento a gennaio Nel corso dell’udienza di questa mattina il giudice Elena Mastrangeli si è astenuta e il fascicolo è passato al collega Marco Verola che lo tratterà nell’udienza dell’11 gennaio. La costituzione di parte civile dell’Ateneo, dell’ex rettrice Giuliana Grego Bolli e dell’ex direttore generale Simone Olivieri è stata accolta dal gup. Nei confronti di Olivieri, invece, rinviato a giudizio in questo procedimento esclusivamente con l’accusa di violenza privata, verranno valutate le volontà di costituzione di parte civile da parte di Focolari e di un’assegnista di ricerca (rappresentata da un legale pugliese). «L’indagine ha provocato smarrimento e sconcerto nell’opinione pubblica, oltre a un calo nelle iscrizioni», scriveva l’Università per Stranieri chiedendo cinque milioni di danni. Risolta la questione si passerà all’audizione dei primi testimoni, ossia gli investigatori della guardia di finanza che hanno svolto le indagini, insieme a dipendenti, amministrativi e studenti dell’Università per Stranieri. 

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