La casa del duplice omicidio e suicidio in vico Sant'Antonio

di Chiara Fabrizi

Spara col fucile a moglie e figlia e poi si suicida. Questa la ricostruzione del delitto che si è consumato in un’abitazione del centro di Orvieto, dove sono stati trovati senza vita i corpi di padre, madre e figlia, che in questo appartamento avevano traslocato il mese scorso. A fare fuoco è stato Carlo Carletti, 66 anni, impiegato civile dell’Aeronautica militare alla caserma ‘Nino Bixio’ di Orvieto, freddando la moglie Rosalba Politi, pensionata di 66 anni, e la figlia Cinzia, 34 anni, operatrice di una cooperativa della zona. L’uomo, che era prossimo alla pensione, si è poi tolto la vita sparandosi con la stessa arma. Da stabilire il movente del duplice omicidio e del suicidio, che ha sconvolto la città della Rupe e che viene definito «incomprensibile» anche dagli amici di Carletti, un uomo riservato, cavaliere della Repubblica dal 2008 e candidato alle ultime comunali di Orvieto.

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Uccide moglie e figlia e poi si suicida Accanto al cadavere di Carletti è stata rinvenuta l’arma, si tratta di un fucile da caccia regolarmente detenuto. Nell’appartamento di vico Sant’Antonio, non distante dalla caserma dei carabinieri, hanno lavorato gli uomini del capitano Giuseppe Viviano, insieme al Nucleo investigativo di Terni, precipitatisi nell’appartamento intorno alle una della notte tra mercoledì e giovedì. A dare l’allarme, invece, alcuni familiari che non riuscivano a mettersi in contatto con i parenti e hanno allertato i carabinieri. I militari si sono quindi diretti nell’abitazione e hanno sfondato la porta, scoprendo i corpi dei tre senza vita. A coordinare le indagini è il sostituto procuratore di Terni, Marco Stramaglia, intervenuto sul posto. I tre corpi sono stati rinvenuti in tre diverse stanze dell’appartamento: la figlia in cucina, la madre in una sorta di stanzino di servizio e il padre in un altro vano insieme al fucile.

Indagini Il duplice omicidio e il suicidio, però, sarebbero avvenuti alcune ore prima, probabilmente la mattina. Sulla scorta dei primi accertamenti sarebbero stati almeno tre o quattro i colpi esplosi nell’appartamento, con la moglie e la figlia raggiunte in zona toracica. Gli spari, in base a quanto emerge, non sarebbero stati avvertiti dai vicini né da altri, nonostante la zona sia centralissima e frequentata. Oltre all’arma trovata accanto a Carletti, l’uomo possedeva regolarmente anche altri fucili, trovati al loro posto dai carabinieri che li hanno repertati. Da stabilire il movente del duplice omicidio e del suicidio, che ha sconvolto la comunità di Orvieto, dove la famiglia, seppur molto riservata, era conosciuta da tutti anche per l’impegno sociale e politico di Carletti, cui nel giugno 2008, su proposta della presidenza del Consiglio dei ministri, è stato conferito il titolo di cavaliere al merito della Repubblica italiana. Nella primavera scorsa Carletti si era anche candidato con la lista del Pd alle elezioni comunali, ma non è stato eletto, avendo raccolto due preferenze.

@chilodice

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