di Marta Rosati e Maria Giulia Pensosi
Una lite domestica e poi la coltellata fatale alla gola. E’ stata trovata immersa in una pozza di sangue Zenepe Uruci, 56enne albanese uccisa dal marito, Xhafer Uruci, suo connazionale di 62 anni, nella giornata di giovedì in via del Crociere zona Borgo Rivo a Terni. «Prendo il coltello, ti faccio vedere io…», questa la frase che alcuni testimoni avrebbero riferito agli inquirenti di avere udito mentre una vicina, che intorno alle 15 passeggiava nei paraggi, ha raccontato di aver sentito la donna gridare aiuto in modo disperato e nel giro di pochi minuti sarebbe arrivata la polizia.
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La lite e i precedenti Alla base della lite finita in tragedia ci sarebbero motivi di gelosia. Già in passato, secondo quanto ricostruito finora, ci sarebbero stati episodi di violenza con interventi delle forze dell’ordine abbastanza frequenti. Nella zona si parla di presunti maltrattamenti e minacce subite dalla donna. La coppia abitava nell’appartamento di via del Crociere da alcuni anni. La vittima era una dipendente di una pescheria in zona. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile, scientifica e squadra volante. L’arma è stata trovata in casa e sequestrata. Il marito, regolarmente residente in Italia, al momento senza lavoro, è stato subito fermato dalla polizia e portato in questura per chiarire la sua posizione. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Terni. Il pm di turno è Giorgio Pannucci e sul luogo del deletto è intervento il medico legale Marco Albore per la prima ispezione cadaverica.
La tragica scoperta A lanciare l’allarme sembra essere stato il figlio della coppia che si trovava nel Viterbese per lavoro e avrebbe parlato telefonicamente con il padre, percependo le urla della madre e comprendendo che stava accadendo qualcosa di grave. Lo stesso figlio avrebbe quindi chiamato la sorella e la polizia che una volta sul posto, ha scoperto il dramma.