di C.F.
E’ stata di fatto stoppata in commissione la variante al Piano regolatore sul caso delle antenne di Miranda e del relativo inquinamento elettromagnetico denunciato dai residenti e rilevato anche dall’Arpa. Alla seduta di venerdì, a cui hanno partecipato anche alcuni abitanti della zona e l’avvocato Passeri che li assiste, l’assessore Emilio Giacchetti ha ritirato la delibera di giunta che paventava il cambio di classificazione delle aree, dicendosi pronto a vagliare la possibilità di definire una serie di incentivi per favorire la delocalizzazione degli impianti nell’area della Rocchetta di Monte Sant’Angelo.
Stoppata la variante al Prg I componenti della commissione, presieduta da Faliero Chiappini, hanno quindi concordato di elaborare un atto di indirizzo col quale definire una serie di controlli ambientali per monitorare l’inquinamento elettromagnetico che, come riferito a Umbria24 da un residente, è a livelli tali da scaricare le batterie delle automobili parcheggiate nei paraggi. L’obiettivo è quindi quello di istituire delle verifiche periodiche per alzare il livello di attenzione nella zona di Miranda anche in ottica bonifica, ma nell’atto si dovrà anche dare input alla definizione degli incentivi che dovranno convincere le società titolari degli impianti a liberare il bosco e la vetta, trasferendoli a La Rocchetta.
Delocalizzazione antenne con incentivi L’ipotesi paventata dall’assessore Giacchetti durante la seduta è quella di concedere gratuitamente gli spazi di proprietà dell’ente alla Rocchetta, per poi introdurre canoni agevolati per gli anni successivi, attualmente le società a Miranda pagano l’affitto ai proprietari delle aree. Sugli sviluppi della vicenda è intervenuto il consigliere Patrizia Braghiroli (M5s): «Abbiamo finalmente messo in evidenza l’inutilità di una variante urbanistica che la giunta aveva approvato adaprile e siamo usciti dalla commissione con l’accordo della sospensione del procedimento amministrativo tanto discussa e contestato dal comitato Miranda, ma occorre trovare subito la quadra per delocalizzazione e accorpamento delle emittenti al sito della Rocchetta di Monte Sant’Angelo, un terreno pubblico di proprietà del Comune, privo di abitazioni nelle vicinanze favorendo l’operazione con un piano di incentivi che renda economicamente vantaggiosa l’opzione di spostamento delle emittenti in tale sito».
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