Il Tribunale di Terni

di F.T.

Non deve essere piacevole ricevere telefonate da sconosciuti che ti chiedono: «Ciao, ho trovato il tuo numero sui bagni di un autogrill. Sei libera stasera?». Soprattutto quando quel numero, sui muri di stazioni e aree di servizio, è stato lasciato da una mano anonima accanto alla scritta «non ve ne pentirete».

Il sospetto di una donna di Terni, vittima di questa storia, è che sia stata tutta opera di quell’uomo che aveva iniziato a frequentare quando le cose, fra lei e il compagno, non andavano più bene come un tempo. La relazione all’inizio sembrava normale. Poi era subentrata la gelosia dovuta all’ex, con cui la donna non aveva rotto del tutto.

La situazione precipita quando la donna decide di riavvicinarsi all’ex e rompe con il tipo. A quel punto il pressing si fa sfiancante e quotidiano, con decine di telefonate, messaggi offensivi, ma anche appostamenti e vere e proprie ‘piazzate’ in mezzo alla strada.

Approcci Poi iniziano anche le telefonate. Sconosciuti che approcciano in maniera confidenziale: «Che fai stasera?». La donna fa ‘due più due’, chiede ai ‘viveur’ dove siano queste scritte e va a verificare di persona. Le trova nella stazione di Terni e in un autogrill alle porte di Roma, le fotografa e le mette a confronto con la calligrafia dell’ex amico, di cui aveva conservato una lettera.

Denuncia A quel punto va dalla polizia e racconta tutta la storia che finisce dritta dritta prima in procura e poi in tribunale. Ora l’uomo – un 53enne residente a Orte, difeso dall’avvocato Roberto Materazzi – è accusato di stalking. Giovedì mattina, davanti al giudice Angelo Matteo Socci, si è tenuta l’udienza del procedimento. Era previsto l’esame della persona offesa ma, vista la sua assenza in aula, il tutto è stato rinviato al prossimo 6 novembre.