Un'aula di tribunale (foto U24)

di F.T.

Nel giugno del 2011 era finito in carcere con l’accusa di aver molestato sessualmente una bimba di 8 anni all’interno del teatro comunale di Narni durante le prove di un saggio di danza. Martedì mattina A.B., 65enne narnese, è stato condannato a un anno di reclusione per violenza privata. Il tribunale ha escluso la sussistenza di reati di natura sessuale.

La ricostruzione Secondo la ricostruzione del collegio giudicante, l’uomo – durante una pausa delle prove  – avrebbe afferrato la piccola per un braccio. Dalle risultanze istruttorie non sarebbe emerso altro. Da qui la decisione di derubricare in violenza privata l’accusa iniziale di molestie sessuali. Il pm Raffaele Pesiri aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione, già decurtata dalla semi infermità mentale del soggetto riscontrata dal medico legale incaricato dal tribunale. Il collegio ha optato per una pena di un anno, già scontata in ragione del periodo di detenzione trascorso in carcere e successivamente ai domiciliari.

Appello in vista Nell’udienza conclusiva di martedì mattina è stata ascoltata la piccola che ha riferito circa lo strano episodio e un medico legale, perito di parte civile. Parzialmente soddisfatti i legali del 65enne, gli avvocati Luca Leonardi e Fabio Farnesi: «Il tribunale ha giustamente riconosciuto l’insussistenza di qualsiasi reato sessuale – affermano – ma a nostro giudizio non ci sono neppure gli estremi per parlare di violenza privata. Per questo faremo sicuramente appello».

Risarcimento Ai familiari della piccola, parte civile attraverso l’avvocato Attilio Biancifiori, il tribunale ha riconosciuto una provvisionale di 5 mila euro per lo shock subito in seguito all’episodio. Al risarcimento si andrà ad aggiungere la somma che verrà fissata in seguito alla causa civile intentata nei confronti del soggetto. Quest’ultimo è stato condannato anche a liquidare le spese della parte civile.

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