di Marta Rosati

Due giovanissimi, un coltello, la freddezza di un 14enne e il sangue, quello di un 17enne che mente a sanitari, forze dell’ordine e genitori, nel tentativo di tenere nascosti chissà quali segreti; parla di un extracomunitario urtato per sbaglio in un sottopasso e altre storie collegate, inventate; ma la verità, almeno relativamente al singolo episodio, viene presto a galla: è stato accoltellato da un ragazzino più piccolo e sullo sfondo c’è il consumo di sostanze stupefacenti.

Droga a Terni Un conto non saldato o una piazza di spaccio invasa? non è chiaro cosa ci sia alla base dell’aggressione che si è verificata giovedì sera nel quartiere di Borgo Bovio a Terni, ma per quanto sarebbero riusciti a ricostruire gli inquirenti si tratterebbe comunque di questioni di droga. Protagonisti due giovani ternani, entrambi minori: il più grande, classe 2006, è finito al pronto soccorso con una ferita d’arma da taglio a una spalla; al netto delle cure ricevute all’ospedale, la prognosi è di 25 giorni. L’altro, 14 anni appena compiuti, è stato denunciato a piede libero al Tribunale dei minori di Perugia con l’accusa di lesioni aggravate e detenzione di droga a fini di spaccio. Sottoposto a perquisizione domiciliare, è stato infatti trovato in possesso di stupefacenti e materiale per il confezionamento delle dosi.

Accoltellamento a Borgo Bovio La vicenda riporta alla memoria almeno due fatti drammatici vissuti dalla città di Terni: uno per questioni di droga appunto, ovvero la morte dei giovanissimi Flavio Presuttari (16 anni) e GianlucaAlonzi (15), morti nel sonno nell’estate del 2020 per aver assunto metadone; l’altro perché ha avuto luogo nello stesso quartiere solo pochi mesi fa, ovvero l’omicidio di Ridha Jamaaoui, ucciso a mani nude in strada per aver preso le difese di una parte a seguito di un incidente stradale. Ma la lista dei pestaggi e delle aggressioni, delle risse accese dall’alcol e delle coltellate anche nelle vie più centrali della Conca è lunghissima.

Terni La città di San Valentino, e i progetti di istituzioni politiche ed educative ma anche associazioni sportive lo dimostrano, fa i conti con la droga quotidianamente e con quest’ultimo caso emerge quanto il problema tra i minori non sia limitato al consumo: è la storia di un 14enne ternano che spaccia, gira con un coltello e non ha paura di utilizzarlo contro un ragazzo più grande, un concittadino. Nulla che abbia a che vedere con la ‘difficile convivenza tra popoli’ tirata in ballo dall’ex procuratore a seguito dell’omicidio di Ridha, definito fatto ‘estraneo alla cultura di un popolo civile come quello ternano’. In occasione di quello stesso delitto, il sindaco Latini ha detto che Terni non è abituata a quella violenza, la verità è che intanto la città con la violenza convive. Dall’uccisione del giovane David Raggi nel 2015, sembra purtroppo un processo inarrestabile, fuori controllo. Giorni fa il prefetto di Terni agli studenti ternani di Unipg ha chiesto di collaborare con le forze dell’ordine segnalando tramite App YouPol, in forma anonima, ogni situazione sospetta di spaccio, pur consapevole che le maglie larghe della giustizia poco o nulla aiutano ad arginare il fenomeno, con annessa frustrazione delle forze dell’ordine che operano sul campo con tutti gli strumenti investigativi a disposizione.