di M.R.

Una rissa con alcuni detenuti campani, a uno dei quali era stato scoperto un pacco contenente un cellulare, poi l’estremo gesto, qualche ora dopo, all’interno della propria cella nel carcere di Terni. Questa la cronaca di quanto avvenuto il 29 gennaio scorso, ultimo giorno di vita di Fabio Gloria, detenuto palermitano che stava scontando una condanna definitiva nel carcere umbro per il reato di estorsione; nell’ottobre 2022 gli erano stati inflitti in primo grado altri 12 anni per associazione mafiosa ed è in seguito a quest’ultima condanna che era stato trasferito dal Pagliarelli di Palermo all’istituto umbro. Il caso, sarebbe finito in un fascicolo della procura ternana ma ora anche sul tavolo del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Carcere di Terni L’interrogazione porta la firma della deputata di Fratelli d’Italia Maria Carolina Varchi che, appreso come sia stata disposta l’autopsia sul corpo del detenuto per confermare o meno l’ipotesi del suicidio, sottolinea come, a questa versione i parenti non hanno mai creduto. «Secondo le ricostruzioni – scrive la Meloniana – all’interno del carcere si era verificata una rissa fra un gruppo di detenuti campani e Gloria sarebbe intervenuto in difesa di uno di loro, ma solo il palermitano sarebbe finito in isolamento; il pomeriggio in cui è stato trovato il corpo, gli era stato concesso di fare una videochiamata con i familiari che avevano notato gli evidenti segni delle ferite al volto riportate durante la colluttazione, ma Gloria sarebbe stato di umore tranquillo e nulla avrebbe lasciato presagire il terribile
gesto; nonostante l’intervento degli agenti che hanno tentato di rianimarlo, il detenuto
siciliano ha perso la vita per le conseguenze dell’impiccagione nella sua cella». Con l’interrogazione, si chiede di sapere dal ministro Nordio informazioni dettagliate in merito ai fatti del gennaio scorso e, più in generale, se vi siano notizie di ulteriori suicidi nel carcere di Terni e di elevata conflittualità tra uno o più gruppi di detenuti.