Luis Suarez a Perugia (©️Fabrizio Troccoli, riproduzione riservata)

«Dalle indagini risulta che la prof Spina le ha mandato una mail con un allegato pdf, scrivendole che era il testo per l’esame; ricorda di aver ricevuto tale messaggio?». Lo chiedono i pm di Perugia a Suarez, che risponde: «Sì». Poi i magistrati gli domandano: «Le ha detto che doveva studiare specificatamente bene quel testo?». E il bomber: «Ha detto che dovevo studiarlo bene, perché quel testo poteva essere chiesto all’esame». Sono due passaggi del verbale di assunzione a sommarie informazioni del calciatore sentito il 18 dicembre scorso dalla procura di Perugia che indaga sull’esame farsa che ha sostenuto il 17 settembre scorso all’Università per Stranieri di Perugia.

TUTTO SUL CASO SUAREZ

Proroga indagini Le dichiarazioni del bomber sono state anticipate da la Repubblica nel giorno in cui la procura di Perugia ha chiesto una proroga per le indagini a carico della prof Stefania Spina a causa «degli approfondimenti in corso conseguenti alle attività di sequestro e perquisizioni eseguiti il 22 settembre 2020, non essendo ancora conclusa l’attività di consulenza sui dispositivi sequestrati».

Esame con accordo saltato Suarez è stato sentito dai pm Gianpaolo Mocetti e Paolo Abbritti e a loro ha spiegato di aver sostenuto l’esame a Perugia pur sapendo che non avrebbe giocato a Torino: «Quando stavo studiando, già sapevo che non sarei più andato alla Juventus. Il mio avvocato aveva parlato con Paratici e aveva saputo che era difficile ottenere la cittadinanza. Allora ho preso la decisione di proseguire comunque la pratica per ottenere il passaporto. Non ricordo la data esatta in cui l’ho saputo, ma era durante le lezioni». Ai pm che gli chiedono se dopo l’esame ha parlato con la Juventus, Suarez risponde: «Sì, il giorno stesso dell’esame, Paratici mi chiamò quando ero in aeroporto per dirmi che avevo fatto la scelta migliore per la mia famiglia. Due giorni dopo mi chiamò il presidente Agnelli per dirmi che era dispiaciuto che la trattativa non era andata a buon fine e mi ringraziava per quanto avevo fatto per facilitare la trattativa, anche forzando i rapporti col Barcellona».

Il verbale del bomber Ai magistrati di Perugia il bomber ha anche detto di essere venuto a conoscenza dell’interessamento della Juve per un suo ingaggio «verso fine agosto/inizio settembre, ho ricevuto prima una chiamata da Nedved e poi da Paratici» dice Suarez, che sulla questione del tesseramento da comunitario afferma: «Non ricordo, ma Paratici mi disse che mi avevano contattato perché pensavano che avessi il passaporto italiano come mia moglie. Gli risposi che non lo avevo; avevo solo iniziato a fare la relativa pratica, chiedendo tutti i certificati necessari nei paesi in cui ho vissuto». I pm, poi, vogliono sapere dell’esame all’Università per Stranieri di Perugia, in particolare domandano al bomber quando ha saputo che avrebbe dovuto sostenerlo, e Suarez risponde: «Non ricordo la data esatta; sarà stato tra l’8 e il 10 settembre, quando ho iniziato le lezioni. Il mio avvocato mi disse che avrei dovuto iniziare le lezioni con la prof Stefania di cui non ricordo il cognome».

Il pdf Quindi l’invio dalla prof Spina del pdf, che il calciatore conferma: «Ha detto che dovevo studiarlo bene, perché quel testo poteva essere chiesto all’esame». Una dichiarazione, questa di Suarez, considerata fondamentale della procura di Perugia per sostenere la tesi della rivelazione della prova d’esame, mentre secondo il difensore della docente, l’avvocato David Brunelli, le affermazioni di Suarez non contraddicono quelle rese dalla prof Spina che ai pm ha detto: «Il pdf è un testo scritto sulla base del lavoro fatto a lezione con Suarez ed è lo stesso testo che ho mandato il 12 settembre a Suarez. Non si tratta di un copione, ma di materiale che abbiamo usato a lezione. Avere quello scritto – ha detto la prof – era utile per memorizzare, anche perché la presentazione è uguale in tutti gli esami».

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