Stop alle iscrizioni nel registro degli indagati in automatico e senza essere corroborate da significativi elementi di fatto. È quanto contiene una recente direttiva della Procura di Perugia emanata in seguito alla riforma del processo penale. La direttiva, di cui parla Il Sole 24 Ore, contiene indicazioni che saranno tradotte nel nuovo progetto organizzativo dell’ufficio. Il riferimento – si legge – è legato alla «rappresentazione di un fatto caratterizzato da determinatezza e non inverosimiglianza, riconducibile a una fattispecie incriminatrice». Ora – si legge – la riforma rende necessaria un’attenta valutazione dei fatti prospettati per verificare se gli avvenimenti descritti abbiano un minimo di fondamento.
Stop a iscrizioni nel registro degli indagati se le denunce sono inconsistenti
Direttiva della Procura di Perugia: attenta valutazione dei fatti pre verificare se siano fondati
