Il sindaco Daniele Benedetti (foto Fabrizi-U24)

di Chiara Fabrizi

I democratici della città del Festival si dicono «fuori dagli organismi comprensoriali dell’Area vasta» e, soprattutto, pronti a formulare «una proposta di semplificazione per la gestione dei servizi pubblici e dei livelli istituzionali». Risponde così la segreteria del Pd di Spoleto allo strappo folignate sulla presidenza Vus e pure agli affondi delle forze di opposizione che, nelle ultime ore, sono tornati a bollare il Pd locale come «avvilente» e il sindaco Daniele Benedetti come «inadeguato».

È un clima politico incandescente quello che si respira ormai da 24 ore nella città del Festival, dopo lo smacco subito mercoledì mattina per mano del primo cittadino di Foligno, Nando Mismetti, che alla guida della Vus ha fatto accomodare il proprio candidato, Maurizio Salari. «Una frattura difficilmente sanabile» per i democratici della città di Spoleto che parlano di una «pagina negativa nella storia dei rapporti dell’Area vasta». Da viale Trento e Trieste, comunque, «hanno apprezzato la fermezza del sindaco Benedetti», tanto che alle annunciate dimissioni del primo cittadino dalla presidenza dell’Ati3 e dal Coordinamento del controllo analogo di Vus, il Pd spoletino affianca «la decisione di non partecipare più alle riunione degli organismi comprensoriali» del partito.

Lo strappo di mercoledì, insomma, ha lasciato il segno sollecitando, a quanto pare, i democratici ducali a rivedere l’attuale «gestione dei servizi pubblici», a cominciare inutile dirlo da acqua, gas e rifiuti al momento in mano a Vus. Su quali «proposte» si ragioni i casa Pd è presto per dirlo, anche perché anche qui il clima non è dei migliori, tanto che nonostante il momento particolarmente delicato non risultano convocate riunione di segreteria. Di borbottii, comunque, se ne registrano diversi. A cominciare dalla chiusura della discarica di Sant’Orsola che, seppur colma, potrebbe tra biogas e un muro di contenimento del percolato recuperare volumi preziosi e prorogare, per un altro anno, la propria agonia.

La discarica di Sant'Orsola

L’arma della discarica Ma se dalla città del Festival non arrivasse il via libera al progetto, la Vus sarebbe costretta ad accelerare il perfezionamento dell’accordo con Borgo Giglione, finendo prima del tempo per conferire i rifiuti a 80 chilometri dai Comuni di raccolta, con relativo aumento dei costi. L’arma di Spoleto potrebbe dunque essere la discarica, anche se, come sottolineano da più parti, il sindaco l’avrebbe già sfoderata mercoledì durante l’assemblea dei soci senza creare alcun timore tra i presenti. Se l’arma della discarica è caricata a salve o pronta a far fuoco sarà da vedere.

Rinnovamento: «Ennesima sconfitta» Nel frattempo, però, un paio di colpi ben assestati li hanno sferrati le opposizioni con il gruppo Rinnovamento e il Terzo polo pronti ad infilare una dietro l’altra le cause della debacle. «L’ennesima sconfitta per la nostra città conferma l’assoluta inadeguatezza del sindaco nello svolgere un incarico troppo gravoso per le sue reali capacità, l’avvilente clima di ‘rompete le righe’ che caratterizza il Pd incapace di incidere presso gli organismi regionali e pure l’abbandono di Spoleto da parte dell’onorevole Giampiero Bocci che, dopo aver imposto il suo figlioccio alla guida della nostra città, constatatane la assoluta inconsistenza, ha deciso di lasciar andare tutto alla malora».

Terzo Polo: «Basta guardare a Foligno» Parzialmente diverso il tiro del Terzo polo. « Quante volte sindaco ti abbiamo sollecitato a non insistere con l’Area vasta e con l’alleanza con i comuni a nord di Spoleto? Quante volte ti abbiamo ricordato le cose che in questi anni ci hanno ‘rapinato’ e quelle che ancora vorrebbero sottrarci? Mentre loro hanno continuato a prendere, tu hai insistito imperterrito a divulgare comunicati stampa inneggiando a questa alleanza territoriale. Ti sei ma chiesto perché sei stato sempre e solo tu a parlare e mai il tuo collega di Foligno? Appena si è paventato un necessario riordino del territorio regionale, ti sei affrettato a comunicare al mondo intero che Spoleto non vuol andare con Terni, ma restare unita con Foligno. Ingenuità, sudditanza, dilettantismo, costrizione, convinzione o progetto ben preciso? Scegli tu, caro sindaco»

Sel Foligno: «Cerchiamo presidenza super partes» E sullo scontro tra Spoleto e Foligno interviene anche l’alleato di Mismetti, Sel. «Siamo sconcertati – scrivono – dalle notizie che si inseguono dopo la nomina di Maurizio Salari alla carica di presidente Vus: una gazzarra che scredita la politica, lasciando trasparire che la discussione intorno ai destini della Vus e dei servizi pubblici di questo territorio non si basa sul bene comune ma invece sulle lotte e gli equilibri di potere interni all’Area Vasta e al Pd. Non si può per una poltrona mettere a rischio i progetti comuni dell’Area Vasta: è un gesto irresponsabile di una politica vecchia e logora. Ora tutti facciano un passo indietro e si ripristinino le condizioni per una discussione seria sulla tutela delle acque, sui rifiuti, sull’energia. Riprendere un dialogo è possibile se l’obiettivo è quello di superare l’empasse e guardare avanti, cercando per la presidenza della Vus una persona che sia ‘super partes’, con provate competenze tecniche in materia ambientale e manageriale, che rappresenti un’innovazione reale rispetto al quadro che abbiamo conosciuto fin qui e che ha mancato il raggiungimento di molti risultati attesi».

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