Un corridoio dell'ospedale (foto Troccoli)

di C.F.

Altri quattro bimbi e tre insegnanti sono entrati in contatto col germe della tubercolosi e per questo sono risultati positivi al test. Questo l’esito dei controlli ripetuti in questi giorni tra i compagni di classe e il corpo docente della scuola frequentata dalla bimba di 10 anni colpita lo scorso giugno dalla malattia infettiva e trasferita al Santa Maria di Perugia per le terapie del caso che l’hanno portata progressivamente alla piena guarigione.

Primi quattro casi a giugno Fin dal giorno seguente alla diagnosi il Servizio igiene e sanità pubblica della Asl Umbria 2 ha avviato le procedure di profilassi con la richiesta alla scuola dell’elenco degli iscritti alla classe e incontri con i genitori interessati. Dai primi test effettuati sui compagni, considerati contatti stretti della bimba, erano emersi quattro casi positivi, mentre gli insegnanti erano in un primo momento risultati negativi. In questo senso i quattro bimbi sono stati sottoposti alla profilassi antibiotica.

Altri 7 tra bimbi e maestri positivi ai test La tubercolosi è però un’infezione latente e per questo negli ultimi giorni il personale dell’Asl Umbria 2 ha sottoposto nuovamente a controllo tutti i compagni di classe e gli insegnanti risultati in un primo momento negativi. I risultati arrivati in questi giorni hanno fatto riscontrare quattro nuovi casi tra i bimbi e tre tra i docenti: «Anche per tali soggetti – spiega il dottor Franco Santocchia – è stato avviato il percorso finalizzato alla esecuzione di una profilassi antibiotica per prevenire la comparsa della malattia».

Profilassi antibiotica Al momento della diagnosi sulla bimba di 10 anni e dopo aver effettuato il test sui contatti più stretti, familiari compresi, i controlli hanno anche interessato sui cosiddetti contatti regolari della bimba che frequentata un centro doposcuola. Il primo esame ha dato per tutti i soggetti esito negativo ma «nei prossimi giorni secondo il protocollo – aggiunge il dottor Santocchia – saranno eseguiti altri controlli».

Nuovi controlli La speranza è naturalmente che non si riscontrino nuove positività al germe della tubercolosi e, quindi, non ci sia la necessità di avviare la profilassi antibiotica. Ma l’esito dei test si conoscerà nelle prossime settimane. «L’andamento della situazione – conclude Santocchia – evidenzia ancora una volta quanto sia importante una diagnosi precoce del caso che consente di contenere al massimo la diffusione di una malattia che, sebbene ancora presente in casi sporadici, non deve essere assolutamente sottovalutata».

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