di En.Ber.
«Mi stavo divertendo con il tiro al bersaglio e non mi sono neppure accorto di aver colpito un cane con il piombino esploso dalla mia carabina». E’ questa la versione difensiva del 62enne di Santa Maria degli Angeli accusato di uccisione di animali per aver sparato al cane del vicino di casa. Secondo quanto riferito dall’avvocato Guido Rondoni l’indagato, «in compagnia di un amico, si stava esercitando a sparare con la carabina su un bersaglio installato sull’albero del giardino. Un piombino è uscito fuori dal recinto perché la mira era sbagliata – prosegue – e sarebbe stato colpito il cane dei vicini di casa che in quel momento si trovava a passare».
RISCHIA FINO A DUE ANNI DI CARCERE
La difesa: ‘Episodio accidentale’ Sempre stando alla versione difensiva il 62enne avrebbe appreso della notizia della morte dell’animale quando si è trovato i carabinieri davanti al portone di casa. I militari hanno sequestrato l’arma – una carabina di libera vendita – e tre scatole di piombini che il 9 febbraio sono state spontaneamente consegnate dall’uomo agli investigatori. L’incidente è avvenuto tra Santa Maria degli Angeli e Bastia Umbra. L’avvocato Rondoni è convinto del fatto che si sia trattato di un «episodio accidentale».