di En.Ber.

Un mandato di arresto europeo nei confronti di un romeno, condannato a otto anni di reclusione per sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù, è stato eseguito stamani dalla polizia penitenziaria di Perugia. Il provvedimento, emesso dall’autorità giudiziaria di Bucarest, è stato notificato allo straniero, detenuto nel carcere di Capanne, dagli agenti dell’aliquota di polizia giudiziaria. L’atto prevede che il 35enne, oltre agli otto anni di reclusione per i quali è stato condannato in Italia, dovrà trascorrerne altrettanti dietro le sbarre per altri reati commessi nel suo Paese.

I fatti Stando a quanto si apprende in Romania viene ritenuto responsabile di aver commesso episodi di rapina, tratta di esseri umani, istigazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Viene anche ritenuto componente di un’associazione per delinquere. La pena complessiva inflitta dai giudici stranieri ammonta a 8 anni e 8 mesi. Si trova ristretto nell’istituto penitenziario di Perugia da metà settembre, ossia da quando è arrivato il cumulo di condanne per altri reati, commessi, invece, per lo più nella Capitale. A quelli elencati sopra devono aggiungersi il mantenimento in schiavitù, la resistenza a pubblico ufficiale, le lesioni personali, il furto e la rapina. Nel caso in cui non ci fosse l’estradizione la condanna inflitta dalla magistratura di Bucarest potrebbe doverla scontare in Italia. L’aliquota di polizia giudiziaria che ha notificato il provvedimento allo straniero è diretta dal dirigente aggiunto Fulvio Brillo.

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