di M.Alessia Manti
«Il tour prosegue. In qualche modo si riparte». L’ottimismo e la tenacia sono di casa per i Fast Animals and Slow Kids, anche dopo un triste episodio: mentre il gruppo era in tour in giro per l’Italia a promuovere il loro ultimo lavoro discografico «Hýbris, nella notte tra mercoledì 9 e giovedì 10 maggio, ad Arezzo, qualcuno ha aperto il loro furgone e ha portato via tutti i loro strumenti. Un fatto non nuovo nell’ambiente underground nostrano. Infatti quella dei Fask è la stessa sorte toccata precedentemente ai colleghi Calibro 35, Lo Stato Sociale, Tiger! Shit! Tiger! Tiger! e tanti altri gruppi ‘underground’ che con la musica cercano di vivere e che alla musica dedicano tutto il loro entusiasmo.
L’annuncio Il gruppo ha reso noto il fattaccio su Facebook con queste parole che riportiamo integralmente:
«Ciao amici, oggi è un giorno particolare. Uno di quei giorni che non ce la fai ad essere carico. Uno di quei giorni che non ce la fai a dirti che 8 ore di furgone alla fine si fanno tranquille e che dormire per terra fortifica lo spirito. Uno di quei giorni che in realtà proprio non ce la fai e basta. Oggi è il giorno che ti hanno sfondato il furgone e ti hanno rubato TUTTI gli strumenti. E’ un vero e proprio lutto ancora troppo fresco da digerire. Quegli strumenti sono stati parte di noi, fino a diventare prolungamenti dei nostri stessi arti e organi. Sono stati il mezzo con il quale abbiamo conosciuto la maggior parte di voi ai concerti e per strada, voi che chiamiamo amici e con cui ci scambiamo sorrisi e pacche. Sono stati il fulcro, in parte mistico, che ci ha portato oggi ad avere questa vita così strana, questa vita nomade, questa vita collettiva e votata a quel fantomatico dio che nessuno prega ma che tutti “ascoltano con le orecchie e con il cuore. Se c’è una sola cosa che abbiamo imparato in questi anni fatti di chilometri è che non si finisce mai di ingollare merda ma questa volta amici è davvero troppo. Ripartire è davvero un casino… anche per gente come noi, gente con la gioia nel cervello e la voglia di spaccare i muri, giorno dopo giorno, data dopo data. Se potete, amici, condividete la lista degli strumenti rubati qua sotto. Forse non servirà a una mazza, anzi, non servirà e basta, però sarà comunque un modo per starci vicini. Un po’ come quando fai la firma della partecipazione a un funerale. Uniti e forti, per noi stessi, fino alla fine. Fask»
Solidarietà Insieme alla lista degli strumenti rubati sono tanti i messaggi di solidarietà che si leggono sul profilo della band a commento del comunicato. C’è chi si offre di aiutare concretamente il gruppo attraverso un vero e proprio sostegno economico: «Dateci un modo per sostenervi» scrivono i fans. Nel frattempo la band annuncia che, nonostante il fattaccio, il loro tour prosegue. Il 16 maggio saranno al Circolo degli artisti di Roma, il 23 al Pin Up di Teramo e il 25 al CuboRock di Catanzaro.