di Chiara Fabrizi

Prenota sesso a pagamento online, ma arriva insieme a quattro amici e la rapinano con il coltello. A terrorizzare una quarantatreenne è stata una banda di baby rapinatori che, secondo gli investigatori dell’Arma, ha organizzato il colpo nel giro di qualche ora, rimediando la lama e acquistando guanti, nastro isolante e fascette a Ponte San Giovanni. Martedì mattina sono scattati gli arresti domiciliari per tre diciottenni, che ne giorni scorsi hanno sostenuto l’esame di Maturità, mentre due diciassettenni, che pure frequentano la scuola superiore, sono stati collocati in una comunità della Toscana, più c’è un sesto ragazzo indagato a piede libero: tutti sono incensurati e nati in Italia da famiglie di lavoratori stranieri e ora chiamati a difendersi dall’accusa di rapina aggravata.

Sesso a pagamento in casa Il blitz dei carabinieri è scattato all’alba quando è stata data esecuzione all’ordinanza firmata dal gip di Perugia Nataglia Giubilei e al provvedimento emesso dal tribunale dei minori sulla rapina compiuta la sera dell’8 maggio scorso, intorno alle 21.45, ai danni di una donna residente a Ponte San Giovanni e originaria dell’Ecuador. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, a coordinare le indagini il pm Gemma Miliani, uno dei ragazzi nel tardo pomeriggio ha raggiunto un’attività commerciale del quartiere e acquistato il kit del bandito, comprensivo di bandane con cui, insieme a felpe e cappucci si sono travisati il volto. Un paio di ore dopo uno dei diciottenni attraverso un sito internet di incontri sessuali a pagamento avrebbe fissato l’appuntamento con la vittima che a quanto pare non conoscevano.

Rapinata col coltello Lo stesso giovanissimo si è poi presentato a casa della quarantatreenne ed è entrato nell’appartamento, mentre un altro, approfittando del rientro nel condominio di una famiglia, si è intrufolato nel palazzo per far entrare nell’androne gli altri quattro non appena fosse arrivato il via libera dell’amico che era con la donna. Quando quest’ultimo ha aperto la porta dell’abitazione, fingendo di essere pronto ad andarsene, in quattro sono piombati nel soggiorno della donna: a immobilizzarla sarebbe stato uno dei diciassettenni, mentre l’altro minorenne con un grosso coltello l’ha minacciata, gridandole di stare ferma. Gli altri due, invece, si sarebbero dati da fare nell’abitazione, rastrellando 450 euro, dieci paia di occhiali e un cellulare.

Fuga a piedi a Ponte San Giovanni I giovanissimi muovendosi a piedi all’interno del quartiere in cui sono cresciuti avrebbero sia raggiunto che lasciato il palazzo della vittima, che non è stata legata, come probabilmente avevano ipotizzato di fare acquistando le fascette. Per questo la donna, non appena i baby rapinatori sono fuggiti, è riuscita a chiedere immediatamente aiuto ai carabinieri di Ponte San Giovanni, guidati dal comandante Mirko Fringuello, che si sono precipitati sul posto, accertando le buone condizioni della vittima, che non ha riportato lesioni, ma era comprensibilmente spaventata.

Videosorveglianza Sul posto gli investigatori dell’Arma hanno trovato il rotolo di nastro adesivo davanti alla porta dell’abitazione, verosimilmente perso durante la fuga, ma a dare una svolta alle indagini, che sono naturalmente passate anche per il negozio dove uno dei giovanissimi aveva acquistato l’occorrente per la rapina, sono state le immagini registrate da diverse telecamere di videosorveglianza, l’esame dei tabulati telefonici e altri accertamenti tecnici, che hanno permesso agli inquirenti in meno di due mesi di stringere il cerchio sui baby rapinatori.

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