È stato trovato nel tardo pomeriggio di martedì privo di vita Pier Paolo Filippini, l’escursionista 40enne di di cui non si avevano più notizie da domenica mattina, quando era uscito per una passeggiata sulle montagne friulane del Piancavallo (Pordenone). L’uomo, secondo quanto ricostruito fino a ora, è stato avvistato dall’elicottero: era caduto per alcune decine di metri in un canalone che stava risalendo, probabilmente per tornare su un tracciato segnato, che potrebbe aver smarrito in precedenza. Era alla sua prima uscita in quella zona. Il recupero della salma è stato effettuato dai tecnici del Cnsas di Pordenone intervenuti insieme ai Vigili del fuoco.
Le ricerche Per tutta la giornata hanno partecipato alle ricerche dell’uomo – che risulta risiedere ancora a Bologna, anche se si era spostato in Friuli da tempo per un incarico come restauratore ligneo – decine di volontari del Soccorso alpino Fvg con in supporto alcune unità cinofile molecolari giunte da Veneto e Trentino Alto Adige e numerosi esperti nell’utilizzo dei droni. Le perlustrazioni non avevano dato esito: proprio nell’ultimo sorvolo serale, prima del rientro alla base, il velivolo della Protezione civile Fvg ha scorto la sagoma ormai priva di vita ai piedi del canalone. Sul caso stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Sacile, che hanno avvisato i congiunti della vittima, giunti in Friuli già nella notte. La sua automobile era stata trovata nella zona dai carabinieri e, in base a quanto riportato da Il Gazzettino, all’interno è stato ritrovato il cellulare dell’uomo e per questo e non è stato possibile attivare le ricerche tramite geolocalizzazione del dispositivo.