di Enzo Beretta
È sotto processo a Perugia con l’accusa di stalking un 36enne accusato di aver bombardato di messaggi l’ex fidanzata. «Non accettava la fine della relazione sentimentale – ricostruisce la Procura – e la contattava ripetutamente inviandole innumerevoli messaggi via email (oltre tremila), anche aziendali, sui social network e sul telefono cellulare (centinaia al giorno), anche in tarda notte, con minacce di future ritorsioni e ingiurie». La donna – è stato ricostruito in sede di indagine – veniva accusata di intrattenere una relazione con il suo capo. L’imputato «inviava messaggi» pure a lui e al marito della sua ex, sms ed email ai quali talvolta erano allegate «foto in cui lei era ritratta in posizioni intime».
Le carte La poveretta – spiega il pm Annamaria Greco – è rimasta vittima di «un perdurante e grave stato di ansia e paura» insieme a un «fondato timore per la propria incolumità», ragioni che l’avrebbero «costretta a cambiare le proprie abitudini di vita». Stando a quanto emerso durante gli approfondimenti delle forze dell’ordine di Perugia per quei fatti avvenuto tra l’ottobre 2021 e il novembre 2022 la persona offesa (assistita dall’avvocato Delfo Berretti) è stata «costretta a cambiare in due occasioni il numero di telefono e a chiudere due indirizzi email». In più ha anche dovuto «coinvolgere la scuola frequentata dai suoi figli affinché venisse prestata maggiore attenzione e non fossero rilasciate notizie riservate che li riguardassero», oltre ovviamente a «coinvolgere i propri familiari perché la proteggessero negli sposatamenti per timore che potesse essere seguita». Al 36enne, difeso dall’avocato Mario Giancaspro, viene contestata l’aggravante in quanto il fatto «è commesso da persona che è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa». Il processo dinanzi al giudice monocratico Lidia Brutti del tribunale di Perugia è in pieno svolgimento.