Danneggiamento aggravato e continuato. È questo il reato contestato ai due giovani denunciati per i numerosi danneggiamenti notturni alle autovetture parcheggiate nelle piazze e nelle strade di Orvieto. Ad identificare i presunti autori degli atti vandalici le forze dell’ordine che, al termine di diversi mesi di indagini, sono riusciti a ricostruire i movimenti e l’operato dei due giovani orvietani, maggiorenni, entrambi con precedenti di polizia.
Le indagini L’indagine delle forze dell’ordine è stata impostata analizzando date, orari e luoghi dei vari danneggiamenti che i proprietari delle auto colpite avevano segnalato nelle loro denunce. Sulla base di questi elementi, nelle passate settimane, poliziotti, in borghese e con auto civetta, hanno svolto tutta una serie di approfondimenti ed indagini – appostamenti notturni, attivazione di fonti confidenziali, visualizzazione delle immagini della videosorveglianza del Comune di Orvieto ed altre attività investigative -, al termine delle quali sono riusciti a giungere all’identificazione dei presunti autori dei danneggiamenti delle auto.
Perquisizione domiciliare Tutte le informazioni raccolte in una corposa informativa e sono state inviate alla Procura della Repubblica di Terni, che coordina le indagini, la quale ha disposto delle perquisizioni nelle abitazioni dei due presunti autori dei reati. Venerdì mattina infatti due squadre di agenti si sono recate presso le abitazioni dei due giovani ed hanno perquisito le loro case e l’autovettura che, secondo quanto emerso dalle indagini, veniva utilizzata per spostarsi velocemente da una strada all’altra nelle notti orvietane, colpire la macchina del malcapitato di turno e poi fuggire velocemente alla ricerca di altre auto da danneggiare con pesanti sampietrini, o, in qualche caso, utilizzando addirittura anche pietre più grandi. Nel corso delle perquisizioni effettuate venerdì le forze dell’ordine hanno ritrovato e sequestrato del materiale che appare utile a chiarire meglio la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se, oltre ai due giovani, anche altre persone abbiano partecipato ai raid notturni.