di Ivano Porfiri
E’ morto mentre si scaldava con una stufetta, accanto ai suoi due cani. Roger a Perugia lo conoscevano tanti, il clochard che era arrivato circa 30 anni fa per studiare medicina. A ucciderlo il fumo che si è sprigionato da un incendio intorno alle 20 in un appartamento al secondo piano di un vecchio edificio in via del Conventuccio 1, nella zona dei Tre Archi. L’abitazione è di una sua conoscente, che non si trovava in casa al momento dell’incendio.
Fumo nero dalla finestra A dare l’allarme alcuni vicini di casa, che vedevano uscire fumo nero dalla finestra. Sul posto si sono portati la polizia, 15 vigili del fuoco con quattro mezzi, sanitari del 118 e vigili urbani. Le tre signore che abitano ai piani superiori dello stesso edificio e che si trovavano nei locali invasi dal fumo e minacciate dalle fiamme che arrivavano dall’appartamento sottostante, sono state messe in sicurezza e curate sul posto dal personale del 118. Nonostante abbiano respirato fumo, le loro condizioni di salute non destano preoccupazione.
Video: sul luogo dell’incendio
Morto asfissiato All’interno dell’appartamento, i soccorritori hanno trovato l’uomo ormai senza vita. Stando a un primo esame del corpo, il 63enne non presentava ustioni gravi, quindi con tutta probabilità la morte dell’uomo è arrivata per asfissia a causa del fumo che aveva invaso i locali. Accanto a lui i suoi due cani, anche loro intossicati ma vivi e soccorsi dal servizio veterinario della Asl.
Roger Il 63enne era conosciutissimo in zona. Nonostante alcuni problemi di alcolismo, era benvoluto da chi nel tempo lo aveva aiutato. Tra questi don Elio Bromuri, il sacerdote fondatore dell’ostello scomparso da pochi mesi. Roger viveva di espedienti insieme ai suoi cani, dormendo in strada fino a che, qualche tempo fa, un’amica aveva deciso di ospitarlo nella casa di via del Conventuccio.
Intervento tempestivo «Attualmente – spiegavano i vigili del fuoco intorno alle 22 – le operazioni di soccorso sono ancora in atto con la messa in sicurezza dei luoghi e degli impianti e sono state avviate le verifiche per individuare le cause dell’evento. Se non fosse tempestivamente arrivata la chiamata di soccorso e se non fosse stato possibile per le squadre dei vigili intervenire in modo rapido e con diversi uomini il bilancio dell’incendio avrebbe potuto essere molto più grave».