Un gatto

Un laboratorio degli orrori con cadaveri di gatto scuoiati e messi sotto formalina. Non solo, opuscoli con le istruzioni per costruire maschere con la pelle dei gatti scuoiati. Teste di gatto mozzate e conservate nei barattoli. Il film dell’orrore, riportato in un articolo apparso stamani nell’edizione de Il Messaggero, se lo sono trovati davanti i carabinieri di Perugia che stavano indagando dopo che nella scorsa primavera, il cadavere di un gatto scuoiato era stato appeso ad un albero fuori da una scuola di San Sisto.

Il precedente I carabinieri, coordinati dal pm Manuela Comodi, si misero quindi ad indagare su cosa potesse essere visto che quel gesto aveva suscitato non poco sconcerto. Ad un certo punto i carabinieri hanno individuato un garage per cui il legittimo proprietario aveva sporto denuncia per occupazione abusiva. A quel punto i militari decidono di mettere delle telecamere all’ingresso. E nelle riprese finisce un giovane che entra ed esce con fare sospetto da quel garage in cui il legittimo proprietario non riusciva a rientrare perché le chiavi erano state cambiate.

Denunciato Nel garage dell’orrore i carabinieri hanno trovato di tutto: oltre alle carcasse dei poveri mici seviziati, anche tutti gli strumenti del torturatore: forbici, coltelli, uncini e anche guanti con lunghissimi artigli per torturare le piccole bestioline. Adesso la procura ha chiuso le indagini e il giovane è stato denunciato per uccisione di animali e occupazione abusiva.

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3 replies on “Perugia, gatti scuoiati, fatti a pezzi e messi sotto formalina nel garage degli orrori: denunciato giovane”

  1. E mi raccomando, non rilasciamo foto ne tantomeno il nome di costui, la sua privacy è molto piu importante dei gesti che ha compiuto. Che idiozia all’italiana

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