di Enzo Beretta
«Giudici e avvocati devono combattere insieme la battaglia della sicurezza»: lo ha detto il presidente dell’Ordine degli avvocati Gianluca Calvieri nell’ambito di un’assemblea pubblica alla quale prendono hanno preso parte anche alcuni magistrati del distretto di Perugia. La riunione è stata indetta dopo l’aggressione dei giudici Umberto Rana e Francesca Altrui avvenuta lunedì nei locali del tribunale civile da parte di un uomo armato di coltello. «Anche noi avvocati siamo bersaglio di gesti criminali – dice Calvieri -. E’ necessario seguire corsi di psicologia e di difesa personale. Lo Stato – prosegue – deve darci risposte chiare, dall’avvocatura non può soltanto pretendere tasse, imposte e contributi unificati sproporzionati rispetto al servizio offerto». Prosegue il presidente dell’Ordine: «C’è molto da fare per raggiungere gli standard di sicurezza. Vogliamo più presidi e un massiccio impiego delle forze dell’ordine. L’unica via è realizzare prima possibile la cittadella giudiziaria». Nel corso del suo intervento Calvieri ha elogiato il «coraggio» di Umberto Rana e del commesso giudiziario Giuseppe Alessandrini per aver «scongiurato conseguenze ben peggiori» e i presenti alla Sala dei Notari hanno applaudito.
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I mostri dei social-network Il presidente dell’Anm, Mario Formisano, tra l’altro pm titolare del fascicolo d’indagine sul tentato omicidio in piazza Matteotti, ha parlato di un «preoccupante fenomeno culturale» legato agli «agghiaccianti commenti comparsi sui social network» alla notizia dei giudici feriti.
Parla il marito del giudice ferito «Mia moglie si è salvata per caso» sono state le parole dell’avvocato Francesco Paola, marito di Francesca Altrui, il quale visibilmente emozionato ha spiegato che «viviamo tempi particolari in cui la violenza e le minacce sono aumentate. Ciò richiede particolare consapevolezza». «In questo clima di violenza verbale si delegittimano le istituzioni – ha aggiunto -. Aumentano le occasioni violente perché viene sfruttato l’allentamento della coesione sociale. Mia moglie Francesca era stata già minacciata e solamente nell’ultima estate l’ho accompagnata tre volte in questura dove la polizia si è dimostrata aperta e disponibile. Però è successo. Tutti noi, avvocati e magistrati, abbiamo episodi di violenza vissuti in prima persona da raccontare».
Orlando (Cnf): «Cittadella? Quanto meno è un progetto» Carlo Orlando, esponente del Consiglio nazionale forense, ha detto che «il tema dell’edilizia giudiziaria non è mai stato voluto affrontare» e che «nessun palazzo del centro storico garantisce sicurezza». «Non so dire se la cittadella giudiziaria in piazza Partigiani sia la strada giusta o sbagliata – ha aggiunto l’ex presidente dell’Ordine degli avvocati – quanto meno c’è progettualità». Quanto accaduto lunedì è un «episodio annunciato» e «abbiamo dormito da tanti anni» ma «spiace sentir dire che solo dal 2015 si sia iniziato a parlare di sicurezza».