di Enzo Beretta
Hudson Pinheiro Reis Duarte, la transessuale brasiliana di 45 anni accusata dell’omicidio preterintenzionale del giovane Samuele De Paoli, morto a Sant’Andrea delle Fratte il 27 aprile 2021, chiede di essere giudicata con rito abbreviato. È chiaramente un suo diritto. La notizia era nell’aria da alcune settimane ma solo ora è arrivata la conferma ufficiale da parte dell’avvocato Francesco Gatti che, evidentemente, ritenendo piuttosto scontato il rinvio a giudizio ha deciso di puntare sull’abbreviato. Correndo, però, qualche rischio.
Tempi rapidi Il rito abbreviato accelera i tempi della giustizia: questo procedimento prevede che l’imputato possa chiedere al giudice di rinunciare alla fase di dibattimento in cambio di un considerevole sconto di pena. Il giudice Piercarlo Frabotta emetterà la sentenza sulla base degli atti acquisiti prima delle conclusioni finali e questo, chiaramente, determina una riduzione della durata del processo.
Svantaggi Il principale svantaggio del rito abbreviato è che l’imputato non può presentare prove a discolpa: la decisione del magistrato si baserà esclusivamente sugli atti di indagine raccolti dalla pubblica accusa. Scegliendo il rito abbreviato Patrizia, il nome d’arte della transessuale, non potrà dunque fornire prove a sua discolpa, come ad esempio, presentare dei testimoni: verrà giudicata sulla base delle prove raccolte dalla pubblica accusa, in questo caso rappresentata dal procuratore generale Sergio Sottani che ha avocato a sé il fascicolo di indagine.
Benefici Il principale beneficio del rito abbreviato è la riduzione di un terzo della pena in caso di delitto e della metà in caso di contravvenzione: ad esempio, se un giudice condanna un soggetto a tre anni di reclusione, grazie al rito abbreviato, la pena sarà ridotta di un anno e la condanna sarà di soli due anni di reclusione.
Possibilità Il rito abbreviato si svolge in camera di consiglio, in forma privata, perciò chiusa al pubblico. Se ritiene di non avere gli elementi per decidere il giudice per l’udienza preliminare ha la possibilità di chiedere un’integrazione probatoria. Dopo la discussione, il giudice condanna o proscioglie l’imputato sulla base delle prove contenute nel fascicolo dell’accusa. Poi dovrà emettere una sentenza motivata, sulla quale, è facile prevedere che in un caso o nell’altro ci saranno ricorsi in appello.
Le parole del legale «Quella di Samuele è stata una morte episodica e del tutto casuale – dice Gatti -. In queste ore ho incontrato la mia cliente, la quale mi ha manifestato l’intenzione di partecipare a tutte le udienze del suo processo. Con ogni probabilità il 15 marzo verranno fissati altri appuntamenti, ai quali Patrizia vuole essere presente in quanto non intende sottrarsi a questa giustizia».