Il convegno di oggi al Brufani (foto Umbria24)

Il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, lo aveva definito «politicamente disgustoso», la presidente della Regione, Catiuscia Marini, aveva sottolineato che l’iniziativa è «in totale contrasto con la storia e la coscienza civile dell’Umbria e di tutto il Paese», il deputato umbro del Pd Walter Verini lo aveva segnalato al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri: dopo le aspre polemiche che lo avevano preceduto, è cominciato, sabato pomeriggio nel capoluogo umbro, dove proseguirà anche domenica, il convegno di studi dal titolo «Marciare su Roma».

Nessuna apologia «Devo annunciare – ha affermato il responsabile culturale, Pietro Cappellari, aprendo i lavori – che questo non è un colpo di Stato e che non si vuole qui ricostituire nessun partito. Inoltre non si fa apologia di nulla perché noi rispettiamo le leggi sello Stato». L’iniziativa è stata organizzata dal Comitato Pro 90esimo anniversario della Marcia su Roma, proprio in occasione di questa ricorrenza e si svolge all’Hotel Brufani, da dove la Marcia su Roma era partita, 90 anni fa. All’esterno dell’albergo, nel centro storico della città, Eurochocolate con le sue decine di migliaia di visitatori e, sabato, poco lontano, un volantinaggio di Anpi, Cgil e organizzazioni studentesche «contro le celebrazioni della Marcia su Roma», con uno striscione con la scritta «Perugia antifascista».

Davide Fabbri, pronipote del Duce (foto Umbria24)

E nessuna nostalgia «Sono polemiche politiche – ha detto Cappellari ai giornalisti – alle quali bisognerebbe dare una risposta politica, ma questo è un convegno culturale. Interverranno una ventina di appassionati, siano essi studenti universitari, o professori». «Mi dispiace che si parli tanto di questo convegno come attualità e non come riflessione storica. Io al massimo – ha scherzato Cappellari, ricordando l’etimologia della parola «nostalgico» – potrei essere nostalgico della mia maestra delle elementari, ma nulla di più». E’ rimasto invece fuori dal convegno Davide Fabbri, l’uomo che sostiene di essere il pronipote di Benito Mussolini ed appartenente al Partito dei Pirati.

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