di Enzo Beretta
Una richiesta di risarcimento di 200 mila è stata avanzata nei confronti di Laura Chiatti dalla badante ecuadoriana di 55 anni investita nel maggio 2018 dall’attrice al volante della sua Mercedes B. L’incidente era avvenuto nel parcheggio dell’ospedale di Perugia nei giorni in cui il marito Marco Bocci si trovava ricoverato per una forte febbre.
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L’archiviazione L’atto di citazione è stato depositato nei giorni scorsi dalla difesa della badante nonostante il procedimento penale in cui veniva ipotizzato il reato di lesioni si sia concluso in maniera favorevole per l’attrice con un’archiviazione. In questa fase viene intentata l’azione civile contro la modella, originaria di Castiglione del lago, e l’assicurazione.
IL VIDEOMESSAGGIO DI MARCO BOCCI DALL’OSPEDALE
L’incidente Il documento ricostruisce l’incidente: dopo aver fatto un’ecografia la badante stava raggiungendo la fermata dell’autobus «R» quando nei pressi del parcheggio Menghini «è stata scaraventata a terra, investita sulla caviglia sinistra con la ruota e trascinata lungo tutta la lunghezza dell’auto per oltre quattro metri». Viene riportata la testimonianza di una donna che racconta di non aver assistito all’incidente ma giura di aver sentito la voce di un uomo che gridava contro l’automobilista: «Dove va? Lei è pazza». Anche la donna investita, a terra, dolorante, riferisce di aver sentito un signore inveire: «Vai piano che questa non è un’autostrada, poteva succedere a un bambino, guarda cosa hai fatto adesso». La dinamica, le lesioni, lo specchietto della Mercedes rotto e i danni sulla carrozzeria – si legge nel documento di parte – dimostrano «una grave responsabilità della conducente che è uscita dal piazzale dell’ospedale Silvestrini a velocità sostenuta senza prestare attenzione alla strada» e senza «neppure rispettare il limite di velocità corrispondente a quello dell’andamento ‘a passo d’uomo’». Tutto ciò nonostante il parere dei carabinieri – intervenuti quella mattina su richiesta della Chiatti – secondo i quali «nessuna colpa, con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, sia da attribuire all’automobilista poiché il pedone, alta un metro e 53, impegnava la carreggiata non utilizzando il viale pedonale ma passando tra due auto parcheggiate a pettine, senza osservare l’arrivo o meno di auto».
I GIORNI DIFFICILI DI LAURA CHIATTI CON IL MARITO RICOVERATO
«Non posso più lavorare» Quattro anni dopo i fatti, però, la badante chiede il conto: elenca le visite mediche, i ricoveri, i controlli sanitari, le spese per i farmaci, l’esito della risonanza magnetica, mettendo in evidenza il «trauma distorsivo alla caviglia» che ha portato a sei mesi di inabilità temporanea, al riconoscimento di «un’invalidità permanente del 19 per cento» e al fatto di «non essere più abile a svolgere il suo lavoro nel ruolo di badante». «Il trauma – prosegue l’atto – ha generato una riduzione della capacità lavorativa pari al 30 per cento».
La replica dell’avvocato Secondo l’avvocato Gian Gabriele Binaglia, che assiste l’attrice, la donna ecuadoriana «è sbucata all’improvviso dalle auto in sosta e attraversando la strada in maniera repentina ha urtato la Mercedes di Laura Chiatti, la quale ha soccorso il pedone nell’imminenza dei fatti e si è preoccupata delle sue condizioni di salute, denunciando prontamente l’accaduto alla propria compagnia di assicurazione».