L'ospedale di Perugia (foto F.Troccoli)

di Enzo Beretta 

La verità sul drammatico incidente di Gualdo in cui un mese esatto fa, il 16 gennaio, stava per essere ucciso un giovane di 20 anni che mentre camminava è stato travolto da una Fiat Panda in via Sandro Pertini, con l’automobilsta che non ha fermato la sua corsa ma lo ha abbandonato in condizioni disperate in un fosso, potrebbe arrivare dal telefono cellulare sequestrato alla donna che ha dichiarato di essere al volante dell’auto pirata in quel drammatico pomeriggio e dal Samsung della vittima. Questa mattina la Procura di Perugia che ha indagato la 53enne per lesioni personali stradali gravissime, fuga del conducente e violazione del Codice della strada ha conferito l’incarico di esaminare gli smartphone al consulente tecnico informatico Luca Calzolari. Tra le altre cose andranno verificate le celle telefoniche. Sempre questa mattina accertamenti sulla dinamica dell’incidente sono stati affidati ad un altro esperto, l’ingegner Alessandro Manuali, il quale approfondirà i danni della Panda bianca sequestrata – con evidenti danni al parabrezza e al fanale destro dell’utilitaria – in relazione all’urto.

Le accuse La donna – si legge nelle imputazioni provvisorie del pm Franco Bettini – «urtava con lato destro della vettura il pedone che camminava sul ciglio della strada, non accorgendosi della sua presenza e non prestando la dovuta attenzione agli ostacoli presenti sul percorso stradale, facendolo cadere nel canaletto di scolo adiacente alla strada, per poi darsi alla fuga allontanandosi dal luogo senza prestare la dovuta assistenza all’infortunato, il quale riportava importanti lesioni personali con prognosi riservata».

Giovane trasferito in Neuroriabilitazione Qualche giorno fa, fortunatamente, la prognosi è stata sciolta e il giovane romeno dall’ospedale di Perugia, dove è rimasto lungamente ricoverato in Rianimazione, è stato trasferito nel reparto di neuroriabilitazione a Foligno. «Le condizioni sono ancora gravissime ma non sembra più in pericolo di vita – spiega l’avvocato della famiglia, Chiara Lazzari -. Ha ripreso a respirare e questo è un grande passo in avanti. Per le ferite riportate alla gamba ha subìto cinque interventi, l’ultimo dei quali giovedì scorso».

Ipotermia Il giovane è stato trovato circa 20 ore dopo l’incidente da un passante dopo un’intera notte trascorsa al gelo. «È stato accompagnato con l’ambulanza in ospedale con un principio di ipotermia – prosegue il legale – alla madre i medici hanno spiegato che è stato salvato proprio dall’ipotermia altrimenti sarebbe potuto morire dissanguato. Nell’immediatezza è stato sottoposto a due interventi chirurgici per il ripristino della circolazione sanguigna, in testa i sanitari per le medicazioni devono avergli rimosso alcune schegge di vetro. Rimangono comunque gravissime le lesioni cerebrali riportate che gli hanno fatto perdere totalmente la parola. Per piccoli miglioramenti questo povero ragazzo dovrà sottoporsi a un difficile percorso di riabilitazione».

«Pensavo di aver centrato un animale» Lazzari ha chiesto copia della cartella clinica ma ci vorrà qualche settimana. Il legale descrive il giovane come un «ragazzo eccezionale, impegnato a scuola e come addetto alle pulizie in una ditta»: «Quando è avvenuto l’incidente la madre si trovava in Romania dove stava perfezionando la vendita di un appartamento per acquistare, con il ricavato, un’auto per sé e per il figlio con cui potersi muovere in Italia». L’indagata, difesa dall’avvocato Guido Bacino e sentita in Procura una decina di giorni dopo il sinistro, ha spiegato agli inquirenti di aver sentito un forte rumore provenire dalla parte destra dell’auto, mentre rientrava dal lavoro, e di essersi messa paura pensando di aver colpito un animale. Un cinghiale. Invece era un ragazzo. La Fiat Panda è gravemente danneggiata sul fanale, sul cofano e sul parabrezza, in particolare sulla parte alta del vetro.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.