di Chiara Fabrizi
Nando Mismetti alza tiro e si lancia in un pressing a tutto campo, dalla sanità alla giustizia, passando per i piccoli problemi quotidiani. Sguardo furbo e voce ferma, all’indomani dell’agognato via libera sul bilancio, il primo cittadino appare almeno rigenerato. Sarà la massiccia dose di ricostituente somministrata giovedì sera dal consiglio comunale, che con ben 20 voti ha promosso la manovra da 35 milioni. Oppure l’incubo di passare alla storia come il sindaco che, in tempi di riforma, ha lasciato sul campo il maggior numero di servizi riducendo di netto il prestigio di una città abituata a battersi la mano sul petto e a rivendicare con orgoglio il titolo di «centro de lu munnu».
La difesa della città Fatto sta che Nando Mismetti, all’indomani del risultato sul bilancio, traccia un perimetro ben preciso, scava trincee, costruisce garitte. Sullo sfondo, va detto, c’è sempre quell’avviso di garanzia notificato dai pm di Perugia nell’ambito di uno dei filoni d’inchiesta di Sanitopoli, ma le indagini non sono ancora arrivate a conclusione e l’orizzonte non ha contorni certi. E allora la priorità resta la difesa della città, a cominciare dalla sanità. Il primo cittadino non ha alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire la velata apertura della presidente Catiuscia Marini disponibile, a quanto pare, a ragionare intorno alla possibilità di lasciare la sede dell’Asl a Foligno.
Mismetti: «Qui la Asl» Nell’ambito della riforma sanitaria regionale il contraltare è semplice: a Terni l’azienda ospedaliera, a Foligno la Asl. «In un’ottica di aziende ospedaliere integrate – spiega il sindaco – e di fusione delle Asl, mi sembra del tutto equilibrato che Foligno tenga la sede della Asl, del resto le esternazioni che la presidente ha fatto tanto a Terni quanto a Foligno mi sono sembrate chiare». Ma se così non fosse? «Sarà da vedere, ma se così non fosse – è la risposta – mi parrebbe una scelta di riassetto ingiustificabile».
E spunta il giudice di pace comprensoriale L’altra spina nel fianco seria è la nuova geografia giudiziaria disegnata da Roma, che a Foligno toglie tanto il giudice di pace quanto la sede distaccata del tribunale. La ricetta Mismetti è semplice: «Resta in piedi quanto detto nei mesi scorsi, siamo pronti a farci carico dei costi relativi al mantenimento del presidio giudiziario del giudice di pace che ci auspichiamo possa avere competenze comprensoriali, il perfezionamento della serie di aspetti arriverà nelle prossime settimane ma non abbiamo alcuna intenzione di cedere all’assurdo con il giudice di pace a Perugia ed un eventuale ricorso a Spoleto». La formula sarà tutta da decifrare.
Centro storico, Ztl, parcheggi Dalla difesa si passa all’attacco. Al centro dei provvedimenti di palazzo municipio c’è il centro storico, con l’allargamento dell’isola pedonale, la stretta al parcheggio selvaggio, specie in piazza dell’Erba, l’ampliamento degli orari della Ztl che potrebbe abbracciare anche via XX settembre e gli accordi con i parcheggi privati. E poi le energie rinnovabili, con il fotovoltaico in prima fila specie per gli edifici scolastici.
Ricognizione fino a ottobre Su tutti gli altri temi finiti al centro del documento degli ex Margherita Mismetti sceglie la ricognizione. «Dalla prossima settimana inizieremo a lavorare per calendarizzare una serie di appuntamenti, incontreremo associazioni di categoria, sindacati, associazioni culturali e i cittadini, ascolteremo le istanze di ciascuno e ad ottobre con la Conferenza programmatica tireremo le fila del lavoro svolto, dell’aggiustamento delle linee di mandato». Un tentativo per colmare quel deficit di partecipazione su più fronti lamentato e al contempo ridefinire gli obiettivi.
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