Uno dei cartelli esposti dalla donna (foto Colonna)

di Massimo Colonna

«Mia figlia deve lasciare il carcere, non perché sia innocente, questo lo stabilirà la magistratura, ma perché malata. E’ invalida al 100 per cento e deve andare in una struttura». Questo l’appello lanciato dalla mamma della ragazza di 28 anni che il 15 dicembre scorso è stata arrestata dai carabinieri insieme al suo compagno per maltrattamenti sui suoi due figli minorenni. La signora ha esposto un cartellone davanti al piazzale del tribunale con una protesta pacifica.

La protesta «Mia figlia è invalida al 100 per cento – ha spiegato la donna durante la sua protesta pacifica – e non può stare in carcere. E’ in difficoltà e vista la sua situazione dovrebbe stare in una struttura dedicata a questo tipo di situazioni. Invece resta ancora in carcere nonostante gli avvocati e gli assistenti sociali sappiano tutto già da tempo».

Altro caso La donna, che tra l’altro negli ultimi anni ha affrontato anche la malattia che ha portato alla morte di suo figlio adolescente, sollecita quindi le istituzioni a muoversi su questo fronte. «Mia figlia è stata sbattuta in carcere come una criminale. Ma deve uscire da lì non perché sia innocente, questo lo dirà poi la magistratura con il suo lavoro. Ma perchè non è in condizioni di restare in quel contesto. Ha già fatto presente il suo stato di difficoltà ma ancora non si è mosso niente. Voglio una risposta dagli assistenti sociali che finora non hanno saputo starci accanto nel modo giusto».

Twitter @tulhaidetto

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