di Enzo Beretta e Maurizio Troccoli
Un bambino di due anni è stato ucciso a colpi di coltello a Po’ Bandino, una frazione di Città della Pieve: sospettata del tremendo omicidio è la madre, una donna ungherese di 43 anni. Quest’ultima, in pieno stato confusionale, intorno alle 16, è entrata con il bimbo in braccio nel supermercato Lidl del paese andando ad adagiare il corpo del piccolo sopra il nastro trasportatore delle casse. Inutili i tentativi di rianimazione: le ferite all’addome e al petto erano profonde e il piccolo non ce l’ha fatta. Immediata la richiesta di aiuto al 112 da parte dei dipendenti dell’esercizio commerciale, sconvolti, alla stregua dei clienti che in quel momento si erano recati a fare spesa.
Il passeggino Un passeggino con alcune tracce di sangue è stato rinvenuto dai militari della Sezione investigazioni scientifiche dall’altra parte della strada, dove si trova una palazzina abbandonata e un giardinetto incolto. L’aggressione potrebbe essere avvenuta lì dentro, dove si sono concentrate le attenzioni dei militari che, tra le altre cose, insieme a tracce ematiche, hanno repertato e sequestrato un coltello. Nel corso delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Manuela Comodi, sono state prese a verbale le dichiarazioni di alcuni testimoni che sostengono di aver visto la donna provenire da quel giardinetto prima di attraversare la strada con il bambino in braccio. Tutto questo mentre proseguiva il primo esame del cadavere da parte del medico legale Laura Panata e la donna straniera veniva interrogata in caserma a Città della Pieve, a poche centinaia di metri da dove si trova l’abitazione del premier Mario Draghi. La Procura di Perugia ha aperto un fascicolo per omicidio. Stando a quanto si è appreso la donna vive a Roma ma negli ultimi giorni si era trasferita a Chiusi, in compagnia del piccolo, ospite a casa di un amico. Soltanto nelle ultime ore i carabinieri avevano fermato l’auto sulla quale viaggiavano insieme durante un normale controllo. Il padre del bimbo, invece, vive in Ungheria.
La cronaca Sono momenti di forte apprensione nella città che ospita l’abitazione del premier Mario Draghi. Attorno all’area dell’accaduto ci sono diverse persone, mentre la zona è sorvegliata dai carabinieri che stanno eseguendo i tutti i rilievi del caso. Le informazioni che circolano sono molto frammentarie. Il sindaco della città Fausto Risini a Umbria24 ha detto: «Abbiamo appreso di un fatto drammatico di cui non conosciamo la natura. Sappiamo che un bambino è morto drammaticamente. Questo scuote l’intera comunità. Esprimo la vicinanza mia come sindaco, dell’intera amministrazione e di tutti i cittadini, scossi da quanto accaduto, a quanti stanno soffrendo per la tragedia che si è consumata».