di Enzo Beretta
Al termine di un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Città della Pieve il pubblico ministero Manuela Comodi ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto Erzsebet Bradacs, la donna ungherese di 43 anni sospettata di aver ucciso a coltellate il proprio bambino di due anni nel pomeriggio di venerdì a Po’ Bandino. La donna è stata accompagnata in carcere a Capanne durante la notte intorno alle 3. L’accusa è di omicidio volontario aggravato. Nel corso del lungo confronto con gli inquirenti l’indagata – secondo quanto si apprende – non ha comunque confessato il delitto. La donna, intorno alle 16, in pieno stato confusionale, è entrata con il bimbo in braccio nel supermercato Lidl del paese adagiando il corpo del piccolo sopra il nastro trasportatore delle casse. Inutili i tentativi di rianimazione: le ferite all’addome e al petto erano profonde e Alex non ce l’ha fatta.
Il passeggino Un passeggino con alcune tracce di sangue è stato rinvenuto in zona dai militari della Sezione investigazioni scientifiche; poco lontano, dall’altra parte della strada rispetto al Lidl, si trova una palazzina abbandonata e un giardinetto incolto. L’aggressione – è un’ipotesi – potrebbe essere avvenuta lì dentro dove si sono concentrate le attenzioni dei militari che, tra le altre cose, insieme a tracce ematiche, hanno repertato e sequestrato un coltello.