di Enzo Beretta
Una badante moldava di 47 anni è sotto processo a Perugia in quanto viene accusata del reato di abbandono di persone incapaci. L’imputata ha scelto di essere giudicata con rito abbreviato condizionato. Nelle carte della Procura si legge che la badante, regolarmente assunta per prestare le cure necessarie a una persona anziana di 85 anni non autosufficiente che aveva bisogno di assistenza continuativa a causa delle gravi malattie che le impedivano perfino di deambulare, «in più occasioni si è allontanata dall’abitazione della donna a Magione senza plausibile giustificazione e senza curarsi di avvisare i familiari né altre persone in grado di provvedere alla cura o all’accudimento».
Abbandonata «La persona offesa – sostiene il pm Mara Pucci nella richiesta di rinvio a giudizio, sostituita in aula dalla collega Patrizia Mattei arrivata poche settimane fa dalla Procura di Spoleto – veniva abbandonata a se stessa ed esposta a rischio concreto di pregiudizio per la propria incolumità». In una circostanza – è stato ricostruito dagli investigatori – l’imputata si era allontanata fino a Perugia e «solo casualmente, dopo oltre tre ore e mezzo, l’anziana è stata ritrovata in casa da una pattuglia della polizia municipale che ne constatava lo stato di abbandono su segnalazione dell’assistente sociale e dell’amministratore di sostegno, intervenuti per una visita domiciliare senza poter accedere per prestare assistenza». L’imputata viene difesa in questo procedimento dall’avvocato Rita Puce.