Il pubblico ministero Manuela Comodi (foto F. Troccoli)

di Francesca Marruco

«Per ogni arrestato ci sarà un nuovo rivoluzionario nichilista pronto ad attaccare». E’ solo l’ultima delle minacce, più o meno concrete, apparse in rete, nei siti di riferimento della galassia anarco insurrezionalista dopo gli arresti disposti dal tribunale di Perugia su richiesta della procura perugina nell’ambito dell’inchiesta del Ros dei carabinieri Ardire, che ha portato dietro le sbarre otto persone in Italia.

Magistrati sorvegliati E sono state queste minacce a far decidere al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di adottar un provvedimento che preveda una sorveglianza per i tre magistrati implicati nell’inchiesta: il pubblico ministero Manuela Comodi, il procuratore capo Giacomo Fumu e il gip Lidia Brutti che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Nessuna decisione del gip Proprio il gip deve decidere nei prossimi giorni se scarcerare o sostituire la misura in carcere con una meno afflittiva per coloro che ne hanno fatto richiesta. Tutti hanno chiesto la revoca tranne Settepani che ha chiesto la sostituzione con i domiciliari.  I loro avvocati intanto stanno studiando le carte dell’inchiesta Ardire pronti a ricorrere al Riesame qualora il gip non dovesse revocare le misure cautelari.

Nessun volantinaggio previsto Fuori dal carcere i compagni degli arrestati hanno calendarizzato una serie di manifestazioni di solidarietà. La prima si sarebbe dovuta tenere sabato pomeriggio in centro a Perugia. Un volantinaggio con un banchetto itinerante, avevano annunciato. Invece nessun volantino e nessun banchetto  è comparso lungo il corso a Perugia. E nessuna spiegazione per questa assenza è comparsa in alcun blog o sito di riferimento.

La vostra autorità prossima alla fine Dove invece non mancano insulti e minacce. L’ultima è datata venerdì 15 giugno e compare sia su Anarchaos.org che su Parolearmate.noblogs.org e dice: «Per scalare il vertice ci vogliono unghie affilate e mani pronte alle ferite più dolorose. Mentre si scala il vertice di un’umanità decadente, cadono, cadono le rocce che si sgretolano sotto le dita… Ardire! Osare! Ecco scatenarsi i timori popolari mescolati al Ressentiment verso la nostra sovranità dell’individuo. Un diavolo indomito si erge sopra le moltitudine nate dal caso. Un diavolo che non accetta di essere messo a giudizio dalla vostra autorità prossima alla fine».

Diavoli del terrore «Dalle vostre chiese ortodosse avete emesso mandati di arresto contro noi, vagabondi del pensiero e dell’azione, noi diavoli del terrore, coloro che sputano e vomitano sopra le vostre statue sacre… noi diavoli del terrore ,gli iconoclasti, i nichilisti illegalisti e i rivoluzionari senza un nome…Tutto quello che nasce è giusto che rovini! Tuonava dalla sua vetta il Goethe!»

Il fuoco non ci brucia «La vostra unione dei Deboli che chiamate Stato e Società non è immune a questa legge delle cose… Il Trionfo del Genio Distruttore è quello che vi aspetta… Non basteranno le scomuniche e i roghi allestiti dai servi di suor Manuela Comodi…“Una risposta dello Stato” è stato detto…un riso sacrilego rimbomba nelle celle. Il fuoco non ci brucia, veniamo da un posto molto più caldo e ci siamo allenati per l’inferno».

Omertà «Saluto gli affini, i compagni dell’Internazionale Nera i senza nome e gli arrestati e indagati nell’operazione “Ardire”. Omertà totale e nessuna delega. Per l’Anarchia e il trionfo dell’Io. Il trionfo del Genio Distruttore – Maurizio De mone ».