Il sindaco di Terni: «Dolore immenso, osserviamo tutti un minuto di silenzio». Comunità Incontro: «Emergenza droga»
«Gianluca e Flavio, due ragazzi adolescenti, 15 e 16 anni, dei nostri rioni, della nostra città, trovati morti nel proprio letto nella stessa mattinata. Non osiamo immaginare il dolore di genitori e familiari. A loro ci stringiamo in una solidale compassione per la perdita prematura di questi che sono figli loro e anche nostri». Così il vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, padre Giuseppe Piemontese, all’indomani della tragedia che si è consumata nel capoluogo mentre il sindaco di Terni ha deciso di proclamare il lutto cittadino per il giorno nel quale si svolgeranno i funerali. Le bandiere del Comune di Terni saranno poste a mezz’asta, mentre il gonfalone sarà inviato alle celebrazioni funebri. Sarà osservato un minuto di raccoglimento negli uffici comunali, che il sindaco invita ad estendere a tutte le attività cittadine.
LA CONFERENZA STAMPA DEL PROCURATORE
FERMATO 41ENNE, PARLA L’AVVOCATO
Piemontese «Ognuno esprime conforto secondo la propria sensibilità. La Chiesa cattolica – dichiara il vescovo nel suo messaggio – pur avvertendo il peso insostenibile della morte di due ragazzi, sull’esempio di Gesù che si unisce al pianto e al conforto della madre vedova e di Giairo, osa ribadire che la morte non avrà l’ultima parola. E tuttavia nel bisbigliare dei capannelli di amici e curiosi si stigmatizza l’assurdità di queste giovani morti e la solitudine esistenziale di chi ha ancora bisogno di protezione, sostegno e accompagnamento educativo verso la vita. Tante sono le chimere e gli agguati sottovalutati, dagli esiti pericolosi e a volte ahimè tragici. È tanta la superficialità con cui, noi adulti, cattivi maestri, trattiamo materie che affidiamo a fragili mani in nome della libertà, il cui esito spesso inesorabilmente porta al baratro. Molte volte abbiamo lamentato l’insufficienza di attenzione educativa e sociale verso le giovani generazioni; ancora più frequentemente siamo stati derisi come retrogradi quando abbiamo stigmatizzato proposte legislative e sociali, che sottovalutano i rischi connessi a ‘ragazzate’, a ‘modiche dosi’, ad ‘usi personali’, che col tempo portano a tragedie collettive. Confortiamo le mamme e i papà in lutto e per loro invochiamo la carezza di Maria Santissima Addolorata, madre di un figlio morto innocente, maestro e artefice di conforto e consolazione. Fissando i volti spenti di Gianluca e Flavio, accresciamo in noi la compassione e l’amore per la vita. Tutti noi vogliamo lasciarci coinvolgere dalla responsabilità verso le giovani generazioni, ciascuno secondo la propria missione, affinché tali tragedie non si ripetano mai più».
Sindaco di Terni «Sono sgomento e profondamente addolorato – è il commento del sindaco Leonardo Latini – per la tragedia che ha colpito due giovanissimi ragazzi e l’intera città di Terni. In questo momento intendo esprimere la vicinanza mia e dell’istituzione che rappresento, oltre che dell’intera comunità ternana, alle famiglie che hanno subito questa enorme perdita. Il lutto cittadino, oltre ad esprimere la vicinanza della comunità locale alle famiglie colpite da una tragedia così grande – dice il sindaco – spero serva a tutti a comprendere la gravità di queste morti assurde, a capire che ognuno di noi condivide una parte di responsabilità non solo per la tragedia accaduta, ma soprattutto rispetto a quel che si può fare per cambiare la situazione che ha contribuito a causarla. La socialità dei giovanissimi non può ridursi al livello da dover essere mediata da alcol, sostanze stupefacenti o dalla virtualità; occorre ricostruire un modello di comunità più naturale, rimettere al centro le famiglie, sostenerle – anche come istituzioni – nel caso in cui ce ne sia la necessità, creare occasioni d’incontro, confrontarsi con le esigenze e i problemi degli adolescenti e dei giovani, non lasciarli soli, ma anche far capire loro l’importanza, la necessità e la convenienza delle regole. Interverremo sul fronte della sicurezza urbana già nei prossimi giorni con provvedimenti che sono il risultato di un lavoro programmato da tempo in collaborazione con la Questura. Riguardo a una maggiore presenza in città e nei quartieri del Comune, del sindaco, dell’amministrazione in senso ampio e sull’ascolto e il confronto delle diverse necessità, m’impegno personalmente e mi attiverò quanto prima». Il sindaco Leonardo Latini ringrazia il procuratore Alberto Liguori, il sostituto Raffaele Pesiri, i Carabinieri e tutte le Forze dell’Ordine per l’efficace e immediata attività investigativa svolta con un’azione utile a far capire che nella città di Terni i reati, specie quelli più gravi e odiosi, non restano impuniti».
Comunità Incontro Nella giornata di mercoledì anche la Comunità Incontro Onlus interviene sulla tragica scomparsa dei due ragazzi ternani: «Esprimiamo sgomento, smarrimento e la nostra più profonda vicinanza alle famiglie dei ragazzi deceduti ieri mattina a causa di un mix letale di sostanze droganti. Quello che è accaduto obbliga tutti noi a riflettere e a fare autocritica: non è accettabile che il messaggio della prevenzione non sia forte e chiaro, che non si riesca a trasferire ai nostri giovani la consapevolezza delle conseguenze legate all’uso di sostanze, che come nel caso dei due adolescenti possono essere estreme. La strategia adottata dalla società contemporanea necessita di un aggiustamento perché oggi più che mai è necessario parlare alle fasce d’età più indifese e più a rischio, con il loro linguaggio. Dobbiamo ascoltare i ragazzi e loro devono ascoltarci. Le nostre parole, devono andare a segno. In sole tre settimane in Umbria sono stati registrati cinque decessi per abuso di sostanze, mentre i dati diffusi dalla Direzione centrale per i servizi antidroga del Ministero dell’Interno relativi all’Umbria, segnano l’aumento di oltre il 120% dei quantitativi di droga sequestrati in un anno a conferma che la nostra è tra le regioni italiane più a rischio».
Giampaolo Nicolasi «Numeri che conosciamo come Comunità – puntualizzail capostruttura di Molino Silla di Amelia Giampaolo Nicolasi – e per questo chiediamo alle istituzioni e a tutte le autorità competenti di fare fronte comune sul primo punto: la prevenzione, per arginare a monte l’emergenza. A causa del Covid-19 le nostre tradizionali attività di sensibilizzazione nelle scuole e sul territorio hanno dovuto subire una brusca fermata, ma come struttura terapeutica siamo già al lavoro per individuare nuove forme di dialogo con le fasce d’età più vulnerabili per coinvolgere i ragazzi attraverso le nuove tecnologie e i social per non vanificare gli sforzi fatti ma si prosegua nell’intento di isolare i fattori di rischio e metterli in guardia sugli effetti distruttivi delle sostanze. Occorre dare ai giovani tutti gli strumenti necessari per difendersi e tutelarsi, affiancarli nel loro percorso: la conoscenza, le informazioni sono fondamentali per riconoscere i pericoli e agire di conseguenza. Sul nostro territorio sussiste un’emergenza droga che va combattuta alla radice, non con la legalizzazione delle sostanze – come una parte della società auspicherebbe – ma fornendo ai giovani gli anticorpi e i valori necessari per salvaguardarsi uno stile di vita sano e libero. E’ il momento che la politica, a livello locale e centrale, prenda una posizione netta e chiara contro qualsiasi tipo di sostanza. Basti pensare che la normativa (309/90), che regola i servizi per le dipendenze risale a oltre 30 anni fa: totalmente obsoleta. E’ tempo di adeguarla ai nuovi scenari. Quello che è successo ieri notte, dimostra che quanto stiamo facendo per combattere le dipendenze, non basta. Occorre rafforzare l’azione e agire Insieme per la vita contro la droga. Come Don Pierino ci ha insegnato».