Un tavolo in prefettura, un incontro a Roma a cui parteciperà anche Anas e lunedì videoconferenza a cui parteciperà anche il ministero delle Infrastrutture. Queste le prossime scadenze che le istituzioni hanno calendarizzato da giovedì in avanti per trovare una soluzione al problema del traffico dopo la chiusura del viadotto Montoro. Intanto sono iniziati giovedì mattina gli interventi preliminari dei tecnici proprio nell’area sotto al pilone che avrà bisogno di interventi e la Regione, tramite l’assessore ai Lavori pubblici Enrico Melasecche, rassicura sui «provvedimenti immediati e celeri».

Le riunioni Giovedì mattina Francesco De Rebotti, sindaco di Narni, il Comune più colpito dallo stravolgimento del traffico, soprattutto quello pesante, sarà in prefettura a Terni per un incontro a cui prenderanno parte anche i tecnici di Anas. Nel pomeriggio poi incontro a Roma ancora con Anas e lunedì è in programma una videoconferenza con il ministero delle Infrastrutture.

I tempi Intanto giovedì mattina Anas ha iniziato i lavori sul fondovalle, in particolare sotto la pila interessata per eliminare la boscaglia e consentire ai progettisti di accedere alla struttura. «L’amministratore unico delll’Anas Massimo Simonini – spiega l’assessore Mealsecche in una nota – mi ha assicurato che sia a livello progettuale che per quanto riguarda l’appalto verranno abbreviati al minimo i tempi necessari rispetto ai canoni ordinari in modo da consentire di ripristinare quanto prima quella che è la porta principale dal lato Sud dell’Umbria. La verifica che sta Anas sta portando avanti gradualmente su tutti i viadotti di propria competenza ha portato alla sospensione, ormai da qualche mese, del traffico pesante sulla Flaminia da Terni a Spoleto mentre ha obbligato ad interrompere prima quello pesante poi anche quello leggero sul viadotto Montoro che sulla E45 collega Orte a Terni e al Nord della regione.  Ci siamo messi in contatto immediatamente con Anas per sollecitare una puntuale comunicazione ai viaggiatori e soprattutto agli autotrasportatori affinché potessero utilizzare le migliori strade alternative. In una prima video conferenza effettuata con le varie autorità competenti – ha proseguito l’assessore – sono state fatte tutte le valutazioni in modo da accelerare al massimo le necessarie decisioni mentre nella seconda, che si è svolta ieri sera, si è deciso di bloccare il traffico pesante in ingresso da Orte per impedire che aumentassero le file al punto da creare anche problemi di ordine pubblico. La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha seguito costantemente la situazione chiedendo informazioni sull’evolversi della situazione. E continui sono stati i contatti che ho avuto con i vertici regionali e nazionali dell’Anas che hanno assicurato la più completa disponibilità ad affrontare questa emergenza».

Le richieste di Narni Al tavolo il sindaco De Rebotti proporrà diverse soluzioni con l’obiettivo di alleggerire il traffico su Narni, oltre agli interventi relativi al viadotto. Tra queste, la realizzazione della bretella di Narni Scalo da via Tuderte a via Capitonese, barriere fonoassorbenti a San Liberato-Montoro, il consolidamento del ponticello di Taizzano e ripristino viabilità, la messa in sicurezza del ponte della zona industriale di Nera Montoro, la ripavimentazione di Strada dei Confini e la realizzazione della rotonda di ingresso della E45 all’innesto di strada di Marrano, la messa in sicurezza dell’incrocio di Ponte Sanguinaro attraverso la  realizzazione della rotonda, la ripavimentazione e la messa in sicurezza della strada Montorese, compreso il tratto di attraversamento del borgo di Montoro fino alla Madonnella, le barriere in zona Ponte sull’Aia e il percorso pedonale lungo la Flaminia nel tratto ex scuola-ingresso Castelchiaro.

L’intervento di Fora Sulla vicenda interviene anche Andrea Forza, consigliere regionale di Patto Civico per l’Umbria. «Il governo prenda in carico immediatamente il problema della chiusura del viadotto sulla Terni-Orte tramite l`emanazione di un decreto nazionale `Montoro`, con la nomina di un Commissario con poteri straordinari in grado di avviare immediatamente il cantiere per la ricostruzione del viadotto, superando limiti e tempistiche legati alle gare pubbliche. La chiusura e le immediate conseguenze sulla viabilità e sul traffico locale umbro non possono rimanere un problema locale. La viabilità della E45 e i tratti coinvolti sono parte fondamentale della viabilità nazionale e del collegamento tra Nord e Sud Italia e la chiusura del ponte rischia di paralizzare tutto il Centro Italia, i flussi di merci e persone, compresi i tanti turisti che lentamente avremmo potuto attrarre nella nostra regione».

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