Vaccinazione a domicilio (foto F. Troccoli)

di Dan.Bo.

Partiranno lunedì 20 settembre in Umbria le somministrazioni delle terze dosi di vaccino. A comunicarlo è la Regione in una nota. In questa prima fase, come spiegato giorni fa, a essere coinvolti sono i soggetti più fragili: «In Umbria – scrive Palazzo Donini- sono all’incirca 15 mila i cittadini che potranno ricevere la dose addizionale», somministrata «al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria dopo almeno 28 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario». A partire da lunedì saranno i punti vaccinali ospedalieri e, successivamente, anche quelli territoriali.

GRAFICI: SOMMINISTRAZIONI IN UMBRIA GIORNO PER GIORNO

Via alle somministrazioni «Dal 20 settembre quindi, le Aziende, attraverso i punti vaccinali ospedalieri – spiega la Regione – inizieranno a procedere con l’organizzazione delle somministrazioni delle dosi addizionali nei confronti dei soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario. I referenti dei punti organizzeranno le somministrazioni in relazione al percorso di cura dei pazienti».

I numeri Secondo i dati aggiornati a venerdì, in Umbria sono 660.181 le persone vaccinate con la prima dose, pari all’85% della popolazione vaccinabile, mentre 595.263 (77%) sono quelle che hanno completato il ciclo. Nella regione sono state somministrate 1.234.931 dosi sulle 1.384.124 dosi, mentre le prenotazioni sono poco meno di 32 mila; al momento, quindi, sottraendo i prenotati sono oltre 117 mila le dosi a disposizione.

Le fasce d’età Venendo alle fasce d’età, a fare il punto come ogni venerdì è il report settimanale del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. In Umbria gli ultra 80enni vaccinati sono il 90%, mentre 7.270 sono quelli non coperti. Identica percentuale tra i settantenni, con 7.753 persone che per diversi motivi ancora non hanno aderito alla campagna vaccinale. Per i 60enni numeri poco più bassi: 87% e quasi 12 mila ancora non vaccinati. La percentuale scende per i cinquantenni: 80,7% e quasi 22 mila persone senza la prima dose; numeri sostanzialmente identici a quelli della settimana precedente.

I ragazzi Venendo ai ragazzi, nella fascia 16-19 anni su 31.285 il 75% ha ricevuto la prima dose (numero invariato rispetto a sette giorni fa), mentre a completare il ciclo è stato il 59,2%, quasi 10 punti percentuali in più rispetto alla settimana scorsa. Tra i 12 e i 15 anni, invece, in linea col resto d’Italia su 32.325 ragazzi al 54% (+2% in una settimana) è stata somministrata la prima dose, mentre il ciclo è stato completato da oltre il 30%, con un aumento di quasi 11 punti in sette giorni. Insomma, al momento si procede essenzialmente con le seconde dosi, senza una crescita rilevante del numero di ragazzi che decidono di aderire alla campagna.

L’appello Sempre venerdì attraverso l’Ansa l’assessore alla Sanità Luca Coletto ha voluto lanciare un nuovo appello ad aderire alla campagna vaccinale: «Il rallentamento da parte della popolazione nell’accesso ai vaccini – ha spiegato – potrebbe diventare un problema. Anche perché coincide con la ripresa dell’anno scolastico». Per Coletto «non si può infatti escludere il rischio di una ripartenza della pandemia» e «se questo dovesse accadere – ha proseguito – c’è il concreto pericolo che possano aumentare i ricoveri anche nelle terapie intensive di persone non vaccinate . E questo non ce lo possiamo permettere. Le terapie intensive servono infatti per le tante altre gravi patologie che non sono certo sparite con il Covid, come quelle oncologiche e tempo-dipendenti».

Twitter @DanieleBovi