L’università per Stranieri

di Daniele Bovi

Nel giorno in cui sono scaduti i termini del bando con cui l’Università per stranieri si è messa alla caccia di un nuovo direttore generale a tempo, Palazzo Gallenga ha deciso di annullare la procedura «in via di autotutela». «Ciò per motivazioni collegate alla legittimità del medesimo provvedimento – spiega l’Ateneo in una nota – espresse in autorevoli pareri legali. In merito all’individuazione della figura di direttore Generale, l’Ateneo reputa di poter procedere, nel rispetto di tutti i passaggi di legge e istituzionali, con una modalità in grado di assicurare una durevole e stabile continuità dell’attività della direzione generale».

IL CASO DEL DOPPIO VOTO SUL BILANCIO IN CDA

Annullato il bando Tramite la procedura l’Ateneo avrebbe voluto trovare il sostituto dell’ex dg Simone Olivieri, per il quale la sospensione è stata confermata pochi giorni fa dal Riesame. Le funzioni oggi sono esercitate da un dipendente dell’Ateneo (Francesco Lampone) e il sostituto sarebbe rimasto in carica solo per otto mesi, cioè fino al 4 agosto: «Qualora, nel frattempo, dovesse intervenire la cessazione degli effetti del provvedimento giurisdizionale sospensivo – era scritto infatti nel bando – l’incarico presente cesserà di conseguenza». Mercoledì intanto si terrà il consiglio di amministrazione che si sarebbe dovuto svolgere martedì. All’ordine del giorno in particolare le decisioni sul direttore generale, la sostituzione di un componente del Nucleo di valutazione e il provvedimento disciplinare nei confronti della professoressa Stefania Spina, una delle docenti coinvolte nell’esame farsa che rischia nove mesi di sospensione.

 PARLA LA PROF MAI CHIAMATA DALLA STRANIERI

La delibera Stando alla delibera che approderà in cda l’intenzione è quella di ‘spacchettare’ la direzione generale assegnando le funzioni a diversi dirigenti. Nell’atto si parla di una ripartizione delle funzioni «per materia fra il personale EP» (le elevate professionalità, ovvero i ruoli dirigenziali nel contesto universitario, ndr). In particolare si tratta di quelle «non direttamente esercitabili dal consiglio di amministrazione» al quale, secondo il parere dell’Avvocatura dello Stato, in questa situazione di emergenza spetta l’esercizio dei poteri del dg. Ai quattro funzionari di livello EP individuati quindi saranno attribuite diverse deleghe, limitatamente agli atti non urgenti e indifferibili, non direttamente esercitabili dal cda, non discrezionali e non riguardanti attribuzioni di altri organi.

Dimissioni Nel frattempo tornano a farsi sentire anche gli studenti. «L’Ateneo ha oramai esaurito il credito di fiducia che abbiamo sempre concesso» scrive in una nota la Sinistra universitaria-Udu che chiede alla prorettrice Dianella Gambini di farsi da parte «nell’interesse dell’istituzione». Gli studenti chiedono anche «che venga sciolto quanto prima il nodo del direttore generale, che di fatto paralizza il nostro Ateneo e lo pone in una situazione estremamente pericolosa». Una mossa decisa anche alla luce degli «ultimi sviluppi relativi al concorso di ammissione al dottorato».

 TUTTO SUL CASO SUAREZ

Passo indietro Nella nota l’Udu sostiene di aver «sempre ritenuto opportuno dare fiducia a questa governance nell’esclusivo interesse della comunità studentesca», di aver partecipato alle elezioni dello scorso ottobre pur tra molti dubbi e ricorda come il caso Suarez sia solo uno tra i m molti problemi che affliggono Palazzo Gallenga: «I numerosi articoli di giornale evidenziano come le criticità del nostro Ateneo – scrivono – non sarebbero ascrivibili a poche persone e al caso isolato del certificato B1 al calciatore». Gli studenti inoltre si dicono preoccupati anche per il silenzio del Ministero e delle istituzioni locali che, «a parte qualche opportunistica uscita sui media all’indomani delle intercettazioni, non hanno fatto nulla per permetterci di guardare al futuro con ottimismo».

Twitter @DanieleBovi

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