di G.P.
Unanime contrarietà all’insediamento di nuovi impianti quali biodigestori o di trattamento e smaltimento dei rifiuti nel territorio comunale. Questa la decisione del consiglio comunale di Narni. Durante la seduta di giovedì la massima assise cittadina ha affrontato principalmente temi ambientali. E’ stata espressa anche la totale contrarietà alla eventuale collocazione di un nuovo impianto a Ponte Caldaro, “località valutata incompatibile – secondo il consiglio comunale – per la presenza di numerose attività economiche legate all’agricoltura di qualità ed alla ricettività”
Ambiente e impianti rifiuti Dopo un’iniziale sospensione del consiglio, per ascoltare i rappresentanti dei comitati di cittadini intervenuti per assistere alla seduta ed informarli sulle modalità di svolgimento della stessa, tutti i gruppi politici hanno posto al centro del dibattito i diversi ruoli e competenze dei vari livelli amministrativi (Comune di Narni, Provincia di Terni e Regione dell’Umbria) e gli strumenti autorizzativi e di controllo a disposizione della Regione a dell’Arpa. E’ stata ribadita “la posizione di non chiusura verso l’economia circolare e le aziende legate alla green-economy – così il consiglio comunale – purché queste operino nel pieno rispetto delle comunità nelle quali insistono o insisteranno, se mai ce ne saranno di nuove”. Si è passati poi ad esaminare l’ordine del giorno presentato da tutti i gruppi di maggioranza sul quale si sono raccolti gli spunti offerti dai comitati di cittadini e il contributo dei gruppi di minoranza e in cui si è espressa l’unanime contrarietà all’insediamento di nuovi impianti quali biodigestori o di trattamento e smaltimento dei rifiuti nel territorio comunale, dando mandato al sindaco di rappresentare questa volontà in tutte le sedi opportune.
Posizione del consiglio comunale Narni L’ordine del giorno, inoltre, dà mandato al sindaco “di farsi carico della posizione di contrarietà del consiglio comunale di Narni anche nel caso di richieste di ampliamento delle autorizzazioni al trattamento dei rifiuti da parte delle aziende già esistenti, poiché il territorio comunale risulta già stressato e sovraccarico in relazione alle sue possibilità”. Completano l’ordine del giorno le richieste alla Regione Umbria “di accelerare l’iter della legge regionale sulle emissioni odorigene e del nuovo piano paesaggistico regionale e, all’Ente di controllo competente, di implementare gli apparati di monitoraggio degli inquinanti e dei fenomeni odorigeni nelle aree oggetto di impianti di trattamento dei rifiuti”.