di Marta Rosati
«Gentilissimo dottor Burelli, sono particolarmente addolorato per la situazione della mia amata Valnerina. Pertanto volevo proporle un paio di iniziative che potevano essere messe in atto nei prossimi mesi».
La risposta: «Il tradizionale regalo di Natale per i dipendenti Ast sarà composto da prodotti dell’agricoltura umbra, coltivati nei luoghi colpiti dal terremoto».
Acciaieria di Terni Questa la sintesi dello scambio epistolare intercorso tra un operaio e l’amministratore delegato di Ast. La lettera scritta da un lavoratore al numero uno dell’azienda di viale Brin è stata inviata tramite la piattaforma aziendale online denominata InTerni. «Per le festività natalizie – scrive il propositivo dipendente dell’acciaieria – l’azienda è solito regalarci un pandoro o panettone; per questa occasione potrei suggerire di donare interamente l’importo stanziato in favore delle comunità colpite, oppure acquistare i loro prodotti. Altra idea potrebbe essere di sostituire temporaneamente il menu etnico con il menu a 60 Km, acquistando direttamente i prodotti dalle zone colpite. Per poter avere ciò, sarei disposto anche a quintuplicare l’importo a mio carico per compensare gli eventuali maggiori costi di acquisto di materie prime. Cordiali Saluti».
L’ad di Ast Massimiliano Burelli «Gentilissimo, come saprà l’azienda ha intrapreso fin da subito una serie di iniziative a sostegno delle popolazioni terremotate tra cui, insieme alle Rsu, quella di promuovere la donazione di un’ora di retribuzione da parte di tutti i lavoratori che lo vorranno, contribuendo con una cifra equivalente a quella versata dai dipendenti». Così risponde l’ad fornendo la prima notizia: secondo un accordo con i delegati sindacali infatti, dallo stipendio del mese di novembre sarà sottratta un’ora di retribuzione che sarà donata alle popolazioni colpite dal sisma. L’azienda cioè verserà il corrispettivo di quanto versato dai lavoratori nel conto corrente intestato a ‘Confindustria – Cgil, Cisl, Uil – Fondo di solidarietà per le popolazioni terremotate del Centro Italia’. Per garantire la volontarietà del gesto, a tutti è consentito entro il 25 novembre prossimo di recarsi agli uffici dell’Amministrazione per comunicare l’eventuale rinuncia all’iniziativa o la volontà di devolvere qualcosa in più.
Natale solidale e novità a mensa «Ma non è tutto – prosegue l’ad Burelli nella lettera di risposta – in questi giorni sta per partire un primo carico di prodotti acquistati da Ast e richiesti dalla Protezione civile (stufe elettriche, maglioni, giacconi, felpe) destinati a centinaia di famiglie costrette a passare i prossimi mesi in prefabbricati, tende o roulotte. Siamo convinti però che, in queste drammatiche circostanze, i momenti di solidarietà non siano mai abbastanza e per questo aderiamo alla sua proposta: il tradizionale regalo di Natale per i dipendenti Ast sarà composto da prodotti dell’agricoltura umbra, coltivati nei luoghi colpiti dal terremoto. Analogamente chiederemo alla società che si occupa della mensa aziendale di dedicare una parte del menu ai prodotti provenienti dalle zone colpite, come segnale concreto di amicizia e solidarietà. Un cordiale saluto,Massimiliano Burelli».
@martarosati28