di Chia.Fa.
Salvata la torre civica del municipio di Norcia e restauratori del Papa al lavoro a Vallo di Nera. Vanno avanti gli interventi per la messa in sicurezza dei beni culturali gravemente danneggiati dal terremoto del 30 ottobre. I vigili del fuoco e il tecnici del ministero dei Beni e delle attività culturali dopo circa un mese dopo circa un mese di cinghiature hanno concluso i lavori sulla torre civica del Comune in piazza San Benedetto.
Messa in sicurezza la torre campanaria In particolare il cantiere è sempre stato considerato urgente non soltanto a causa dei dissesti evidenti della cella campanaria praticamente in bilico e quindi a rischio crollo. Cedimento che si è scongiurato con una serie di interventi progressivi di messa in sicurezza necessari anche per salvaguardare la facciata della vicina basilica di San Benedetto, simbolo del terremoto del 30 ottobre. Il rischio crollo avrebbe anche potuto distruggere il tetto del municipio di Norcia, distruggendo parti del palazzo comunale rimaste al proprio posto. A curare la messa in sicurezza della torre civica sia per la progettazione che per la direzione sono stati l’ingegner Stefano Podestà, incaricato dal Mibact, e l’architetto Fabrizio Baglioni dei vigili del fuoco, a operare sono stati i pompieri in organico ai comandi dell’Umbria e della Toscana, affiancati dai tecnici della Soprintendenza dell’Umbria. Quello portato a termine è soltanto il primo dei cinque interventi avviati dopo il terremoto del 30 ottobre, mentre il più maestoso resta indubbiamente la gabbia da 15 metri in tubi che i vigili del fuoco stanno costruendo per la basilica di San Benedetto. Tecnici al lavoro anche per la cattedrale di Santa Maria Argentea, Porta Romana, chiesa di San Francesco e chiesa di San Salvatore a Campi.
I restauratori di Papa Francesco In Valnerina, precisamente a Vallo di Nera, sta invece lavorando un gruppo di restauratori provenienti dai Musei Vaticani che Papa Francesco in accordo col vescovo Renato Boccardo e la Soprintendenza ha inviato in Umbria. In particolare gli esperti stanno effettuando lavori di pronto intervento a San Giovanni Battista e alla Madonna dell’Eremita. In particolare quest’ultima ha subito dei distacchi che hanno interessato la parte sovrastante l’altare maggiore e l’affresco raffigurante San Benedetto da Norcia, tornato alla luce durante i restauri successivi al sisma del 1997. Nella Madonna dell’Eremita, antica abbazia prima Benedettina e poi Vallombrosana situata in prossimità del cimitero di Piedipaterno, i restauratori dei Musei Vaticani hanno rimosso le parti in bilico, raccolto i frammenti crollati a terra catalogandoli a uno a uno e collocandoli all’interno di apposite vaschette da dove potranno essere prelevati al momento della riparazione definitiva. Per scongiurare le ulteriori cadute, hanno realizzato un intervento reversibile di velinatura e messa in sicurezza di tutte le zone a rischio usando una carta giapponese a doppio strato, priva di cellulosa. Le varie tecniche utilizzate sono state concordate con l’Opificio di pietre dure di Firenze, ente del Mibact sede di una scuola di alta formazione.
Gli affreschi di Jacopo Siculo Nella chiesa di San Giovanni Battista si sta lavorando sull’affresco cinquecentesco di Jacopo Siculo, che è anche l’autore della Pala dell’Incoronazione di Norcia estratta dalla macerie di San Francesco. Qui danni erano già emersi dopo il terremoto del 24 agosto, ma è stato l’evento del 30 ottobre a mettere in pericolo la tenuta delle parti pittoriche a causa deòla riapertura di tutte le vecchie lesioni reintegrate negli anni e il conseguente distacco e caduta a terra di alcune porzioni. Della ‘spedizione’ vaticana in Umbria fanno parte il maestro Guy Devreux, Barbara Pinto Folicaldi, Laura Baldelli, Bruno Mattei e Fortunatina Cuozzo che si occupano da specialisti dei laboratori di materiali lapidei, di dipinti, affreschi, metalli, ceramiche. Nei sopralluoghi precedenti all’intervento, sono stati accompagnati dalla responsabile del Museo Diocesano di Spoleto, Stefania Nardicchi e dall’ingegner Giuseppe La Cava del Mibact. Il Comune di Vallo di Nera ha collaborato nell’allestimento del cantiere e nella costruzione dei ponteggi. Un sentito ringraziamento viene espresso dal sindaco Agnese Benedetti e dalla popolazione al Santo Padre, all’arcivescovo Boccardo, ai restauratori, ai Musei Vaticani, alla Soprintendenza umbra dei Beni Culturali, al Parroco don Roberto Crisogianni.
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