Non si fermano le polemiche sulla Tari a Terni. Ad attaccare la giunta Latini tornano le opposizioni di Palazzo Spada: «Sulla Tari sono trascorsi i termini per la sospensione del conguaglio 2020 per le fasce deboli, e nessuna comunicazione in merito è pervenuta né da parte dell’amministrazione comunale né dal gestore». E’ quanto dichiarano in una nota congiunta i gruppi consiliari di Pd, M5s, Senso Civico e Terni Immagina.

Gli sconti «Se ne deduce – proseguono le minoranze – che le promesse di un fondo dedicato nel bilancio comunale, tali sono rimaste e gli stessi contribuenti più fragili dovranno farsi carico del pagamento per intero. Addirittura occorre far presente che alle associazioni di ogni natura sportiva, sociale, culturale, i circoli ricreativi, gli enti di promozione sociale, i centri sociali anziani, i centri giovanili è stato inviato l’avviso Tari, senza tenere conto che questi soggetti nel corso del 2020, non hanno potuto svolgere nemmeno un giorno di attività visti i provvedimenti nazionali e regionali che hanno impedito lo svolgimento di eventi in presenza. La vicenda Tari, dunque ogni giorno, sembra annoverare un nuovo capitolo, di un libro tutto a svantaggio dei cittadini contribuenti: abbiamo già detto nelle precedenti note che nel corso di questa annualità verrà inviato anche il conguaglio, il quale includerà altresì l’addizionale provinciale sull’intero importo della Tari, e terrà conto degli svuotamenti dell’indifferenziato, con eventuali ulteriori costi per chi supererà la quota di quelli consentiti per ogni singola utenza.
Dunque è ormai chiaro che non ci sono agevolazioni per le categorie svantaggiate e che ci sono invece aggravi per tutti. Noi continuiamo – concludono Pd, M5s, Senso Civico e Terni Immagina – a rimanere dalla parte delle fasce di popolazione che per reddito, o per presenza di persone disabili o per numerosità dei componenti, in precedenza vedevano delle agevolazioni fiscali, per di più confermate recentemente dai governi nazionali, ma non applicate dal comune di Terni. Siamo inoltre dalla parte di chi si è visto addebitare la Tari per intero pur non avendo fruito del servizio per neanche una giornata in quanto le loro attività erano chiuse o praticamente ferme».

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