di M. To.

Ha scritto al sindaco Di Girolamo; al comandate dei vigili urbani Federico Boccolini e al responsabile delle infrastrutture ed opere pubbliche del Comune di Terni, l’ingegner Maurizio Galli. Ma nessuno le ha risposto. E allora si rivolge ai media.

La lettera Katiuscia Dormi si definisce una «mamma ternana innamorata della propria città», alla quale parecchie cose non piacciono: «In primo luogo vorrei far presente che tutte le mattine, nell’accompagnare in bicicletta mia figlia di tre anni a scuola, rischio di essere investita dall’inaudito traffico presente a corso Tacito e soprattutto dall’attraversamento selvaggio di via Mancini. Esiste la possibilità di non far circolare in centro così tante auto senza dover rischiare di essere investiti? Ed è normale che la velocità delle auto non sia regolata e sanzionata da nessuno?».

I vigili urbani Katiuscia Dormi, poi, prosegue: «Mi chiedo ma che fine abbiano fatto i vigili urbani che dovrebbero starsene in giro a pattugliare, per evitare (prima che sanzionare) la oscena pratica del parcheggio sui saliscendi dei marciapiedi dove, persino persone con normali capacità di muoversi, devono compiere uno slalom per poter passare».

Le accuse E poi ricorda di aver visto «una pattuglia di vigili in piazza (una sola) che se ne stava al calduccio della sua auto ovviamente accesa a parlottare, come se la loro presenza lì fosse stata utile a qualcuno e come se tenere l’auto accesa con il grave problema dell’inquinamento fosse normale. Ma scrive anche che «davanti alla scuola di mia figlia succede che il vigile urbano presente se ne stia tranquillamente in disparte sul marciapiede e senza alcun ritegno si accenda una sigaretta davanti a tutti come se fosse la cosa più normale del mondo».

«Uno sputo di città» Ma a qualcuno, rincara la dose la donna, «preoccupa il fatto che uno sputo di città come la nostra sia invasa da un traffico e inquinamento degno della capitale? Ma vi preoccupa che non esiste differenza tra il centro e la periferia, e che siamo avvolti dallo strapotere delle auto? Vogliamo metterci tutti insieme, con sacrifici di tutti, a tutelare la nostra città? Basta con le targhe alterne, utili a niente e nessuno. Fermiamoci e riflettiamo: dobbiamo imporci una mobilità alternativa, favorire pedoni e bici e allontanare traffico e inquinamento perché ne va della nostra salute e incolumità».