di Massimo Colonna

«Queste sono zanzare che arrivano da Atlanta: sono nate in laboratorio e le prime generazioni di questa specie arrivano fino a sessanta anni fa». La giovane ricercatrice umbra, uno dei dodici dipendenti che lavorano al nuovo laboratorio, muove con naturalezza un piccolo contenitore trasparente al cui interno girano vorticosamente zanzare all’apparenza come quelle che abbiamo tutti in giardino. «Qui ricreiamo un clima tropicale in modo da poterle studiare». E’ uno dei passaggi della visita organizzata al nuovo laboratorio di Terni, nella facoltà di Medicina vicino all’ospedale. Occasione per conoscere il progetto ‘Target Malaria’, che vede il laboratorio di ecologia genetica del Polo d’innovazione di Genomica Genetica e Biologia come uno dei protagonisti della campagna internazionale per la lotta alla malaria, finanziato dalla fondazione Bill & Melinda Gates.

Struttura unica al mondo Venerdì mattina dunque l’apertura al pubblico della struttura, unica al mondo per dimensioni e caratteristiche tecniche, che svolge un ruolo chiave nello sviluppo di zanzare geneticamente modificate per la lotta contro la malaria e che pone la città di Terni al centro di un network internazionale. Al tavolo del convegno per presentare il progetto, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, esponenti del Polo Ggb, di ‘Target Malaria’, studiosi e tecnici, tra i quali il professor Andrea Crisanti, coordinatore per l’Italia e il Regno Unito del progetto.

La tecnologia A tirare le fila c’è dunque il Polo Ggb, un centro di alta specializzazione nato nel 2011 con l’obiettivo di sviluppare competenze e formazione nel campo delle scienze della vita. E’ partner di riferimento del progetto, svolge un ruolo strategico a servizio del consorzio di ricerca, avvalendosi di strutture all’avanguardia e di una tecnologia che punta a sviluppare nuovi metodi di eliminazione della malaria, alternativi ed efficaci in termini di costo e di sostenibilità ambientale.

La malaria «La malaria – è stato detto al convegno – è ancora una delle malattie più diffuse al mondo. L’infezione è causata da un parassita, il Plasmodium, trasmesso all’uomo dalla puntura di alcune specie di femmine di zanzare del genere Anopheles. Solo nell’ultimo anno la malaria ha provocato 438.000 decessi in tutto il mondo, di cui il 70% sono bambini con età inferiore ai 5 anni. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare nuove tecnologie genetiche per l’eliminazione delle sole specie di zanzare che trasmettono la malaria. La necessità di sviluppare  nuovi approcci origina dal fatto che gli attuali interventi, basati su trattamenti farmacologici, zanzariere e insetticidi, non si sono rivelati idonei alla eliminazione della malaria in Africa».

Il laboratorio Le quattro camere climatiche del laboratorio di Terni sono l’ultima frontiera della tecnologia per le sperimentazioni ecologiche sulle popolazioni di zanzara. «Polo GGB, Comune di Terni e l’Università degli Studi di Perugia hanno effettuato un importante investimento per realizzare il laboratorio di confinamento ecologico che ospita quattro camere climatiche, ognuna dotata di un avanzato sistema che permette la più precisa regolazione della temperatura, dell’umidità e della luce, con cicli alba – tramonto, così da simulare fedelmente il clima tropicale nel quale il ciclo biologico completo delle zanzare può naturalmente riprodursi. Le camere climatiche hanno dimensioni tali da poter ospitare da decine a migliaia di zanzare consentendo lo studio di grandi popolazioni». Il laboratorio è costato circa 5 milioni di euro, oltre la metà finanziati dalla fondazione Gates. Lo studio a Terni durerà almeno cinque anni.

Il sindaco «La presentazione di oggi – ha spiegato il sindaco Di Girolamo – è una pagina bellissima, per una struttura e per un progetto che pongono la nostra città al centro di una iniziativa internazionale che ha trovato anche il sostegno della fondazione Bill Gates e che darà risposte concrete nella lotta alla malaria che ancora oggi colpisce milioni di persone in più di un continente. Qui entra in funzione una struittura frutto della collaborazione di tre soggetti: il Polo di Genomica genetica e biologia, il Comune di Terni, l’Università degli studi di Perugia. E’ una cosa rara e specifica mettere insieme soggetti diversi per un obiettivo comune, in un’epoca nella quale prevalgono le divisioni, i particolarismi. Il Comune, insieme a due soggetti che hanno nella loro missione la ricerca scientifica, ha fatto questa scelta da molti anni, con un investimento complessivo rilevante di oltre 20 milioni di euro, considerando anche i contratti dei ricercatori e i progetti di studio. Questa struttura è stata una sfida per i tecnici comunali che hanno progettato e realizzato un qualcosa di estremamente avanzato, con soluzioni tecniche innovative, una sfida vinta».

@tulhaidetto

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6 replies on “A Terni le zanzare di Atlanta geneticamente modificate: ecco ‘Target Malaria’ coi fondi di Bill Gates”

  1. Mi chiedevo, ma in Italia forse finanziare ricerca sul cancro o sull’asbestosi non sarebbe più consono? Lodevolissimo studiare la malaria, siamo realmente così disinteressatamente altruisti da pensare al bene dell’Africa? O pur di acchiappare i soldini studiamo ciò che dice Bill che poi chiama i suoi amichetti della Glaxo a farci il vaccino obbligatorio?

  2. La vera zanzara e’ Bill Gates che dove punge nascono VACCINI.Buon lavoro al sindaco di Terni e alla sua aria fritta.

  3. E se scappano? Una bella epidemia di malaria da errore umano. Benito, pensa che hai bonificato l’Agro Pontino per questi imbecilli che ringraziano Bill Gates per il regalo di riportarci a casa le zanzare selezionate… e pensare che non sono neanche fascista. Cosa mi tocca rimpiangere!

  4. Ma lasciare che la natura faccia il suo

    corso fa così brutto? Chi crea la malatia

    e pronto a fare la cura, ma tutto a nome

    del potere!

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